Il Foggia trova solo un pari nel match contro il Pescara (1-1), Ma i rossoneri hanno molto da recriminare. Sul risultato finale pesa come un macigno il generoso calcio di rigore concesso agli ospiti dal sig. Volpe di Arezzo, che ha consentito alla compagine abruzzese di pareggiare i conti. Il tutto nel momento forse migliore del Foggia che stava spingendo a più non posso ed aveva sfiorato il gol del raddoppio in almeno in un paio di occasioni. In virtù del mezzo passo falso i rossoneri e tutti i suoi tifosi saranno probabilmente destinati a soffrire fino all’ultima giornata di campionato. Giù in coda alla classifica la lotta si fa sempre più serrata e, sabato prossimo, il Foggia è atteso a Padova in un match spareggio da far proprio a tutti i costi. Padalino, ovviamente, dovrà un po’ rivedere uomini e schemi. E’ vero, al Pescara sono stati creati tanti problemi e il Foggia è stato sicuramente più pericoloso. Ma, a fronte di molte occasioni da rete costruite, non c’è stata la finalizzazione. Se così fosse stato, il Pescara sarebbe tornato a casa a mani vuote. Sicuramente il Foggia ha tra le sue fila delle bocche da fuoco che tutta la B invidia. Purtroppo non si stanno dimostrando all’altezza della situazione e, soprattutto della loro fama. Rispetto alla gara di Palermo, Padalino non ha a disposizione Gerbo fermato dal giudice sportivo e lo sostituisce con Deli mentre Loiacono è confermato al posto di Ngawa. Non è facile la contesa col Pescara che è sceso allo Zaccheria con il chiaro intento di portar via un risultato positivo. E l’inizio di gara vede protagonista proprio la compagine abruzzese che impone il proprio gioco con autorità. Si impossessa del centrocampo e, con un pressing alto e asfissiante, non consente agli avversari di ragionare. I primi 10’ tengono col fiato sospeso gli oltre 10.000 che hanno riempito gli spalti. Soffre il Foggia. E’ In affanno ma non corre molti pericoli anche perché Billong si esalta e Ranieri e Loiacono danno una buona mano. Chi crea qualche problema è Martinelli (8’), non sempre preciso e attento. Sfiora anche il clamoroso autogol deviando un cross proveniente dalla destra. Pian piano sale di tono il Foggia che si fa vedere dalle parti di Fiorillo con veloci ripartenze. Deli scambia con Iemmello (15’) ma si allunga troppo la palla e Fiorillo risolve. Poi Ranieri serve Kragl e l’appoggio diretto è per Deli (19’). Il tiro a girare del fantasista termina di poco lontano dal palo. Ma rappresenta la prova del gol. Dall’altra parte Monachello (22’) mette al centro la palla che attraversa trasversalmente tutta la linea di porta senza che nessuno intervenga. Il Pescara è padrone del centrocampo ma è il Foggia a mettersi in luce con una bella azione tutta di prima. Manca, purtroppo, l’acuto finale di Loiacono (25’). Ci prova anche Greco (31’) dalla distanza: Fiorillo si oppone coi pugni ma Busellato non riesce a centrare lo specchio della porta. Trema il Foggia al 40’. Martinelli (40’), ancora lui, perde palla e Monachello, per fortuna, tenta la battuta a rete impossibile anziché servire il compagno libero sulla sinistra. Sul finire del tempo il Foggia passa in vantaggio. L’azione è prolungata e arrembante. Galano libera Deli (44’) in area. Dribbling stretto a superare in velocità un avversario e sfera indirizzata verso il palo più lontano. E’ il gol dell’1-0 sul quale Fiorillo stavolta nulla può. Si va negli spogliatoi con il Foggia in vantaggio. Foggia che ricomincia la ripresa con la voglia di mettere al sicuro il risultato. E sfiora il raddoppio col gran tiro dal limite di Iemmello (4’) che si stampa sul palo. Poi Busellato (11’) costringe Fiorillo alla deviazione in angolo. E ancora il Foggia va vicino al raddoppio. Galano serve con un sombrero Iemmello (18’) ma la conclusione a rete è “salvata” da Fiorillo. Il dominio dei rossoneri è però improvvisamente spezzato da un episodio che farà discutere. E molto. Mancuso si proietta su Billong e casca a terra. Ci casca anche il Sig. Volpi che assegna il penalty ed ammonisce prima Billong, poi anche Ranieri per le veementi proteste. Il Foggia ha ragione a protestare. Mancuso si è lasciato cadere e l’arbitro ha abboccato. Lo stesso Mancuso (22’) s’incarica della battuta e spiazza Leali. Sull’1-1 il Foggia non ci sta e si proietta in avanti alla ricerca del gol del nuovo vantaggio. Il Pescara ora si chiude bene e per il Foggia non c’è altro da fare se non accontentarsi dell’ennesimo pareggio. Anche stavolta la vittoria ci poteva stare ma un episodio “strano” condanna i rossoneri.