Brutta sconfitta del Foggia che cade pesantemente nella trasferta col Livorno (3-1) e si ritrova ultimo in classifica, proprio con la formazione toscana. Doveva essere la gara della svolta, quella dell’appello per cambiare decisamente strada, dopo cinque pareggi consecutivi che hanno frenato la rincorsa. Invece, il Foggia viene preso a sberle. Ben tre dal derelitto Livorno, imbottito di over 35enni che però hanno dato l’anima in campo. Uno su tutti, Diamanti, che ha messo alla gogna i riflessi di Bizzarri, facendolo salire alla ribalta per essere l’imputato n.1 di questa débacle. Per non finire, il Foggia è stato capace di prendere ben tre gol dalla squadra che aveva il peggior attacco della serie cadetta e dopo una condotta di gara poco dignitosa. Le sconfitte ci possono stare, per carità, ma l’atteggiamento assunto, decisamente per niente professionale, non ci sta. A prescindere dalle motivazioni, ammesso che ce ne siano e qualunque siano, che non devono penalizzare i tifosi. Sicuramente l’allenatore ha le sue brave colpe ma i suoi uomini, indistintamente tutti, sono responsabili alla “pari”. Quindi tutti colpevoli. Se non si lotta e non si sputa sangue, agonisticamente parlando, si rischia di compromettere il futuro calcistico di questa società. Ed è quello che sta succedendo in questo campionato. Non va assolutamente bene. Il Foggia, questo Foggia, non è squadra da dover essere relegata lì in fondo alla classifica, anche con la penalizzazione subìta. Di conseguenza, non c’è più tempo da perdere. Per cui si individuino immediatamente responsabili e responsabilità e si faccia piazza pulita. Il tempo e i mezzi tecnici per risalire la china e raddrizzare la brutta piega presa c’è ancora. A buon intenditor … D’altra parte, il buongiorno s’è visto dal mattino … Al Livorno sono bastati pochi minuti per passare in vantaggio, con Diamanti (4’) che dopo aver attraversato in diagonale l’area di rigore ha fulminato Bizzarri. Ben evidenti, nell’occasione le responsabilità della retroguardia rossonera e del portiere al quale la palla passa sotto le braccia. Il Livorno, a vantaggio acquisito, ha mantenuto i ritmi. Pressing a centrocampo ed avversari bloccati. Con poche idee e scarsa voglia di lottare, almeno in diversi elementi. Il Foggia ha provato ad agguantare subito il pari con la sponda di Iemmello per Cicerelli (13’) ma il tiro è risultato centrale. Ma le sorprese dovevano ancora arrivare … Diamanti, sempre lui, prova il bis e ci va molto vicino. Dai sessanta metri (è nella sua metà campo) vede Bizzarri fuori dai pali e tenta la giocata vincente: la palla sbatte contro la traversa e il Foggia evita così il colpo del 2-0. Il Foggia che non esiste e mostra evidenti scollature tra i reparti. E siamo agli inizi. Non si riesce a fare tre passaggi di seguito se non per linee orizzontali e il più delle volta si sbaglia la misura, anche quella più elementari. Il Livorno ne approfitta. Fa un figurone e dimostra di non valere l’ultima posizione in classifica. Intanto si fa male Camporese (25’) e gli subentra Loiacono. E Cicerelli e Iemmello (30’) non approfittano di un retropassaggio di Dainelli. Ma il gol del pari arriva, quasi per caso, un solo minuto più tardi. Un’azione insistente di Iemmello e il suo cross è preciso per la testa di Loiacono che trova il varco per siglare l’1-1. La gara scende di tono e nel finale (4’ di recupero), Bizzarri per poco non concede il bis, sbagliando l’intervento su un tiro cross di Fazzi. In avvio di ripresa il Livorno parte “assatanato”. Bizzarri (3’) si oppone sul tocco di Raicevic. Però poi, sulla battuta del conseguente calcio d’angolo, valuta male il gran “colpo” di biliardo di Diamanti (4’) che lo fa secco per la seconda volta. Reagisce il Foggia con lo slalom e il velenoso diagonale di Ranieri (7’) che sfiora il palo. Poi Mazzoni si oppone sulla gran botta di Kragl (11’) su calcio di punizione. Grassadonia inserisce anche Mazzeo al posto di Gerbo. Subito dopo Di Gennaro (18’) sfiora il clamoroso autogol. Qui l’azione del Foggia, già molto floscia, si spegne definitivamente. L’incapacità di farsi spazio nelle strette maglie “granata” si evidenzia ancor di più e il Livorno si esalta partendo in contropiede e siglando il terzo gol con il neo entrato Bruno (29’) il cui tiro dal limite dell’area conferma e mette il sigillo definitivo all’infausta giornata rossonera e le suo portiere. Due gol da recuperare in poco più di 15’ sono tantissimi per questo Foggia imbarazzante. Perde la pazienza persino il folto gruppo dei 1.000 tifosi al seguito che hanno supportato sino a quel momento Agnelli e soci. Spazientiti dalla ennesimo risultato negativo e dalla schifosa nauseante prestazione della squadra, intonano cori di contestazione nei confronti di giocatori ed allenatore. Intanto il Livorno fallisce il poker con Murilo (47’). E al triplice fischio del Sig. Sacchi, i tifosi continuano la contestazione. Giustificata, senza attenuanti. I fatti e le circostanze sono esaurienti. La palla adesso passa alla società. Si decida … e in fretta.