Un 55enne cittadino bulgaro, senza fissa dimora, è stato tratto in arresto venerdi scorso dai Carabinieri della Compagnia di Lucera poiché ritenuto responsabile del reato di estorsione.
I fatti si sono verificati presso la sezione della Caritas del centro federiciano dove l’uomo, da diversi mesi, si recava quotidianamente per un ricovero, i pasti e poter usufruire dei servizi offerti dalla struttura.
Al suo arrivo, in un primo momento il 55enne si era mostrato cordiale con gli operatori, che hanno sempre provveduto a fornirgli assistenza, ma, dopo un po’, ha cominciato ad assumere atteggiamenti sempre più prevaricanti e violenti.
Da alcuni giorni, in effetti, l’uomo aveva aumentato insistentemente le proprie richieste, non gli bastava più poter semplicemente beneficiare dei servizi offerti dalla struttura, le sue pretese si erano spostate sul denaro, da ottenere a tutti i costi.
Il 55enne ha così iniziato ad aggredire verbalmente la suora responsabile dell’istituto, minacciandola di ripercussioni qualora non gli avesse consegnato 5500 euro in contanti.
La religiosa, spaventata, da deciso così di chiedere aiuto ai Carabinieri della Compagnia di Lucera, che immediatamente si sono attivati per porre fine ad una situazione tanto grave quanto odiosa.
Nella mattinata di venerdi, quindi, gli uomini dell’Arma hanno organizzato un discreto servizio di osservazione nei pressi della sede Caritas di Via Spagnoletti Zeuli, in attesa dell’arrivo del 55enne, per poi seguirlo con discrezione.
Quando sono entrati nella struttura i Carabinieri hanno colto l’uomo nell’atto di minacciare di morte la donna per ottenere il denaro e lo hanno bloccato.
Inchiodato alle sue responsabilità dalle evidenze della flagranza del reato, il cittadino bulgaro è stato quindi accompagnato presso la caserma di Via San Domenico per lo svolgimento di tutti gli accertamenti del caso, all’esito dei quali è stato dichiarato in arresto.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia il 55enne è stato portato presso la Casa Circondariale del capoluogo, in attesa di udienza di convalida.