In merito alle vicende riguardanti le nostre elezioni provinciali, tengo ad esprimere alcune considerazioni.
Sollecitato da più parti, sono stato lieto di accettare la sfida propostami, in quanto Amministratore
di un Comune fortemente interessato dall'esercizio delle funzioni dell'ente provinciale.
In agro di Torremaggiore, come in molte altre zone del territorio, viviamo, ad esempio, il grave
disagio della impercorribilità di gran parte della rete stradale provinciale che attraversa le
campagne, rendendo fortemente difficoltoso il lavoro dei nostri agricoltori che costituiscono larga
parte del tessuto economico e sociale. Impegnarmi in prima persona significava tentare di dare
risposte al territorio.
Ringrazio chi mi ha sostenuto con energia, impegno, convinzione, pervenendo, pur in assenza di
aiuto dai partiti, al ragguardevole risultato del raggiungimento delle firme richieste per la
candidatura e rivelando in tal modo l'esistenza di un'ampia base elettorale scollegata dalle vicende
partitiche e coagulatasi intorno al mio nome.
Pur nella possibilità di competere nella sfida elettorale, di fronte all'indicazione del candidato
Nicola Gatta, non ho potuto esimermi dal fare una serie di valutazioni: in primis, il soddisfacente
risultato raggiunto dai Monti Dauni con questa candidatura di cui mi compiaccio, essendo stato
peraltro protagonista di un incontro presso quelle Amministrazioni nel tentativo di farmi portatore
anche delle loro legittime esigenze.
In secondo luogo non posso non rilevare la comune area di provenienza culturale con l'ottimo
Nicola; la mia candidatura avrebbe, data la dispersione dei voti su due candidati similari, di fatto
aperto la strada alla vittoria del Pd.
Per tali motivazioni ho ritenuto di accogliere le sollecitazioni da più parti provenute ad una
desistenza volta ad una proficua collaborazione con Nicola Gatta che mi vedrà protagonista come
candidato alla elezione del Consiglio provinciale nell'anno venturo a supporto dello stesso che mi
auguro possa uscire vittorioso dalle urne.