“Vengo tirato in ballo dal centrodestra e dal centrosinistra che forse non hanno colto le nostre posizioni. Quella che ci apprestiamo a vivere è una competizione elettorale di secondo livello, senza liste e con la sola indicazione del candidato presidente della Provincia. Questo corpo elettorale è composto dagli amministratori dei 61 comuni della Capitanata, circa 800 persone che dovranno scegliere il proprio presidente. Ciascun amministratore ha un peso che è direttamente proporzionale al numero di abitanti del comune di appartenenza, quindi 2 persone che hanno la stessa storia politica, probabilmente hanno voti ponderati diversi. Per queste elezioni provinciali di secondo livello si sta scatenando una competizione prettamente politica.
Sono molto perplesso, credo sia un errore. I partiti che a tutti i costi rivendicano la primogenitura del candidato presidente, per poter poi eleggerlo e fare in modo che questa cosa possa essere un vanto politico, sbagliano. Quando 800 persone decidono per 600 mila abitanti, l’unico sforzo è quello di fare sintesi. Ma evidentemente non è stato possibile.
Abbiamo dialogato con il PD che ci ha chiesto di scegliere uno dei loro candidati per poter essere parte attiva di una coalizione che fosse vincente. A questa logica mi sono sottratto. Il civismo di Capitanata è un civismo autonomo, libero. Non è la ruota di scorta del PD, non è la stampella di nessuno. E’ l’insieme dell’esperienza di vita amministrativa di tanti che si sono cimentati nel progetto, provenendo da partiti di centrodestra e centrosinistra, decidendo esclusivamente di lavorare per il territorio. In questi anni ho incarnato questo tipo di impegno politico, cercando di portarlo ai massimi livelli. Grazie al presidente della Puglia, Michele Emiliano, siamo riusciti a farlo.
Il PD non può pensare di chiedere un’alleanza nella quale noi scegliamo uno dei loro candidati. Il PD deve capire la nostra originalità, il fatto che stare insieme per noi è difficile perché non abbiamo nessun legame di partito. Abbiamo solo una grande capacità di lavorare uniti. Questo aspetto, pensavo, venisse apprezzato e valorizzato, e invece nulla di tutto questo.
Ecco perché Capitanata Civica non presenterà nessun candidato e non firmerà nessuna alleanza. Scegliamo il candidato degli altri, a mani libere e senza pregiudizi. Il centrodestra non è certo dolce nei miei confronti, anzi è molto severo nei giudizi che esprime anche sull’attività politica che svolgiamo e fa opposizione in Regione. Loro hanno indicato il sindaco di Candela, Nicola Gatta, che per me è un ottimo candidato presidente, viene dalla nostra esperienza e chi vorrà del nostro gruppo è libero di votarlo.
A chi ci minaccia, pur da posizioni istituzionali, come l’onorevole Bordo, chiedendo la nostra estromissione dalla Giunta, diciamo semplicemente che non rinunciamo per nessun motivo alla nostra libertà. Gli accordi si fanno sul presupposto dell’amicizia e sui programmi comuni, non perché si debba essere sotto lo schiaffo di qualcuno o si debba avere paura di perdere la poltrona. Io non ho paura di perdere la mia poltrona”.