Al termine del nostro impegno durato sei mesi, riteniamo giusto, in questo momento, ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini.
Un grazie a tutte le Istituzioni, in particolare al Sindaco, al Prefetto e al Questore, al Comando Aeronautica che in questo periodo ci hanno supportato nella gestione, aiutandoci a superare le tante difficoltà che sono sorte.
Un grazie a tutta la stampa. Mai un’espressione, una frase di critica negativa nei nostri confronti. Abbiamo sempre sentito la loro vicinanza, sia a livello individuale che di categoria.
Un grazie alla struttura amministrativa della Società. Poche persone che lavorano con una intensità non comune, con un impegno ammirevole e, soprattutto, con tanta passione. Un grazie particolare al Segretario Generale che vive e si impegna quotidianamente per il Foggia Calcio.
Un grazie alla struttura tecnica e non solo a chi appare ma anche, e soprattutto, a chi lavora dietro le quinte e non appare. E’ indubbio che il direttore sportivo e i due mister che si sono alternati in questi sei mesi hanno saputo gestire in maniera eccellente i momenti difficili, i momenti critici e lo hanno fatto senza tentennamenti, senza incertezze, con professionalità e credendo nei valori sportivi del Foggia Calcio.
Un grazie alla proprietà che nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, ci è stata vicina e non ha mai avuto alcun dubbio nel continuare quest’esperienza.
E poi un grazie grande, immenso ai tifosi. Solo se li si conosce si può comprendere il loro amore per la squadra, l’attaccamento ai colori sociali. Nonostante il particolare momento, sono stati sempre corretti e presenti, mai un comportamento fuori dalla norma, mai uno striscione offensivo, ma solo tanta passione, tanto amore, tanto affetto per la squadra. Loro sono il vero esempio di cosa sia la sportività. Non possiamo negare che i tifosi sono il ricordo più bello di questa nostra esperienza.
Infine, un grande augurio al nuovo Consiglio di Amministrazione. Siamo sicuri che il loro lavoro sarà proficuo e consentirà al Foggia calcio di raggiungere i traguardi che merita per il suo passato e per quello che è oggi.
Nicola Giannetti
Francesco Ardito