Censis, Foggia seconda tra i piccoli atenei

Recuperate due posizioni rispetto alla graduatoria 2017/18, Foggia diventa il primo Ateneo del Mezzogiorno (tra quelli con meno di 10.000 iscritti). Spiccano il secondo posto assoluto dei corsidi laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e Odontoiatria. Bene Scienze motorie, gli altri corsi mantengono le loro posizioni. Icommento del Rettore: «Abbiamo fatto un altro passo avanti, ma si tratta pur sempre di classifiche: da un lato possono dare gioie e soddisfazioni, dall’altro vanno analizzate e discusse nel dettaglio. Ad ogni modo Foggia si conferma Ateneo di riferimento e non di passaggio, non solo per la Puglia ma per tutto il Mezzogiorno. Come consuetudine del mio mandato, mi soffermerò ad analizzare soprattutto le criticità di questa nuova classifica, sebbene per fortuna ne siano poche».

Seconda nella categoria “Piccoli Atenei Statali”, quelli fino a 10.000 studenti iscritti. L’Università di Foggia si ritaglia un posto di riguardo nella speciale graduatoria delle Università italiane pubblicata oggi dal quotidiano “la Repubblica”, elaborata come ogni anno dall’istituto di rilevamento Censis. Guadagnando due posizioni rispetto alla classifica dell’anno precedente, ma soprattutto consolidando un dato importante per il futuro stesso dell’Università di Foggia: essere diventato, nella propria categoria, il primo Ateneo del Mezzogiorno (http://www.censis.it/17?shadow_pubblicazione=120579). «Abbiamo compiuto un altro bel passo avanti – ha commentato il Rettore, prof. Maurizio Ricci – ma si tratta pur sempre di classifiche: da un lato possono dare grandi gioie e soddisfazioni, dall’altro vanno analizzate scientificamente e discusse nel dettaglio. Ad ogni modo Foggia si conferma un Ateneo di riferimento e non di passaggio, non solo per la Puglia ma per l’intero Mezzogiorno».

 

Le “eccellenze” UniFG tra i Piccoli Atenei.

Analizzando nello specifico i dati relativi all’Università di Foggia, spiccano i 100 punti assegnati per il settore «Comunicazione e Servizi digitali» (dato che colloca UniFG al secondo posto dopo Teramo, che invece èprima con 105 punti) e i 93 del settore «Internazionalizzazione» (che la collocano al primo posto assoluto tra gli altri Atenei “competitor”). Bene anche le «Borse di studio» (91 punti), per un punteggio medio complessivo di 87,6 che – come detto – hanno finito per posizionare l’Università di Foggia al secondo posto tra i Piccoli Atenei, prima tra quelle del Mezzogiorno.

 

Magistrali a ciclo unico: l’exploit dell’Università di Foggia.

Scorrendo le distinte graduatorie, addentrandosi nel dettaglio della qualità della didattica e dei servizi allo studente, assumono grande importanza gli exploit registrati dal corso di laurea magistrale a ciclo unico in«Giurisprudenza» (secondo in Italia, tra tutti gli altri corsi di laurea similari esistenti: http://www.censis.it/17?shadow_pubblicazione=120582) e da quello in «Odontoiatria e Protesi dentaria» (secondo in Italia, ma molto vicino alla prima posizione: http://www.censis.it/17?shadow_pubblicazione=120582). Ottimo anche il dato del corso di laurea magistrale a ciclo unico in «Medicina e Chirurgia», ottavo in Italia.

 

Lauree triennali: «Scienze motorie» fa il pieno; tengono tutti gli altri corsi.

Per quanto riguarda invece i corsi di laurea triennale, mantengono tutti quanti le posizioni degli scorsi anni con qualche avanzamento di rilievo (http://www.censis.it/17?shadow_pubblicazione=120581) come quello di«Scienze e tecnologie agrarie» (sedicesimo posto). Molto bene il corso di laurea in «Scienze delle attività motorie e sportive», che si piazza al settimo posto. Per il resto vanno interpretati dati e indici presi in analisi dai rilevatori, in modo da esprimere un giudizio complessivo più articolato e scientifico, in attesa del quale il Rettore ha però aggiunto: «Siamo davvero soddisfatti per questo nuovo traguardo – aggiunge il Rettore – ma chi mi conosce sa che non tendo alla auto referenzialitàCome consuetudine di tutto il mio mandato rettorale, mi soffermerò soprattutto ad analizzare le criticità di questa nuova classifica, sebbene per fortuna ne sianopoche. Le strutture, i servizi allo studente, l’occupazione al termine della carriera universitaria, il placement fatto a un certo livello come stiamo già facendo con il Salone del Lavoro e della Creatività, e la ricerca scientifica applicata al territorio come stiamo sperimentando anche attraverso il Festival della Ricerca e dell’Innovazione. L’Università di Foggia è viva più che mai, l’anno prossimo compirà i suoi primi venti anni di vita e avrà raggiunto un altro grande traguardo: essersi imposta come una delle poche realtà territoriali su cui possono fare reale affidamento i giovani, essere diventata in poco tempo un riferimento certo non solo per i Foggiani e per molti Pugliesi, ma anche per chi intende studiare e formarsi a certi livelli».