Nel pomeriggio di ieri 20.09.2016 personale della Squadra di p.g. del Commissariato di P.S. in un predisposto servizio antirapina, riceveva segnalazione di rapina in atto presso la rivendita di Sali e Tabacchi n 5 sito in un affollato corso Manfredi delle ore 13.00. Giunti sul posto gli agenti operanti dopo aver tranquillizzato gli esercenti, visibilmente scossi per l’efferata modalità dell‘esecuzione del reato in argomento, visionavano le immagini del servizio di videosorveglianza interna, riconoscendo con assoluta certezza l’ANGERILLO Matteo, volto già conosciuto agli investigatori con specificità di precedenti di polizia in materia di rapine e stupefacenti. Immediatamente gli investigatori controllavano i luoghi di ritrovo di soggetti dediti all’uso di sostanze psicotrope, che l’ ANGERILLO era solito frequentare.
Trascorsa un‘ora circa uno degli equipaggi del Commissariato di P.S. di Manfredonia in una stradina notava un giovane magro con jeans che al passaggio dell’auto di servizio si accovacciava tra le auto in sosta. Lo stesso, prontamente riconosciuto, si dava a precipitosa fuga non riuscendo però a far perdere le proprie tracce, poiché inseguito a piedi dagli occupanti per un lungo tratto alla fine del quale si nascondeva sotto un’auto in sosta.
La mossa non sfuggiva però agli agenti che lo inseguivano, i quali lo bloccavano dopo una breve colluttazione dovuta alla concitata reazione del rapinatore.
Dalla visione delle immagini appariva evidente l’ efferatezza della dinamica della rapina, poiché il rapinatore brandiva più volte il coltellaccio con la lama di circa 30 cm (di quelli usati solitamente per tagliare il pane) verso il volto dell’anziano tabaccaio (ultra sessantenne)e lo feriva tra l’altro ad una mano causandogli lesioni guaribili in 5 giorni. Il tutto tra l’altro per un bottino di poche decine di euro che lo stesso era riuscito a sottrarre, avendo perso durante la fuga parte delle banconote e facendosi largo tra la gente sempre brandendo il coltello utilizzato.
L’attività di polizia giudiziaria si è conclusa con l’inevitabile fermo di p.g. del rapinatore il quale, come disposto dal P.m. di turno è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.