27“L’agricoltura è il cuore della nostra economia. È un mondo complesso, difficile, ma che tiene insieme il nostro Paese, manutiene il paesaggio, protegge dal dissesto idrogeologico, serve a mantenere alta la qualità della vita attraverso la produzione di beni alimentari che tutelano la salute. Insomma è un motore fondamentale del nostro stile di vita. Naturalmente la fatica di stare dietro a questa complessità è notevole. Questo è un settore dove bisogna distribuire una quantità impressionante di fondi pubblici e questa distribuzione è strategica, perché deve essere fatta in modo tale da spingere le leve giuste per consentire a questo mondo non solo di sopravvivere, ma continuare a essere il traino dell’economia italiana”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo all’inaugurazione del Villaggio Coldiretti, manifestazione nazionale che quest’anno si tiene in Puglia, a Bari, insieme all’assessore Leonardo di Gioia.
“Una manifestazione meravigliosa – ha detto il presidente Emiliano – Grazie per la capacità che la Coldiretti ha sempre avuto di custodire e tramandare la cultura contadina. Questa cultura è un pilastro dell’Italia. Quando vi riunite il tricolore, insieme alle vostre bandiere giallo-verdi, non manca mai. Saluto tutti i sindaci venuti qui da ogni parte di Italia. Saluto il presidente della Regione Calabria e l’assessore della Basilicata. Sentiamo tutte le regioni del Sud come regioni sorelle. Dobbiamo recuperare nelle trattative, anche sul prossimo PSR, uno spazio vitale per rilanciare la nostra vocazione naturale ad investire in agricoltura. I PSR che stiamo gestendo sono stati confezionati sulla misura di altre esigenze produttive, europee e del nord Italia. Noi abbiamo bisogno, per il futuro, di ricostruire dei PSR tagliati sulle nostre esigenze. Come la creazione di nuove aziende fatte da giovani, perché la prosecuzione della catena delle generazioni è centrale.
Anche noi in Puglia abbiamo trovato un PSR già confezionato, Ma soprattutto abbiamo una carenza di danaro su questo PSR – e lo dico al presidente Moncalvo – e anche su questo va recuperato il delta che separa il sud dal nord, perché la nostra agricoltura non è seconda a nessuno. Questo punto di forza deve essere tracciato dentro la politica generale agricola del nostro paese. La questione meridionale si supera se riusciremo a investire bene nell’agricoltura del Mezzogiorno.
L’attuale PSR alla luce delle tantissime domande pervenute e delle limitate risorse disponibili, rischia di tradire la speranza di futuro della Puglia agricola, ed è per questo che con l’assessore Di Gioia, che ringrazio, stiamo affrontando il cambiamento”.
L’assessore di Gioia ha ribadito la decisione della regione di avviare una analitica verifica della allocazione delle risorse disponibili al fine di effettuare una rimodulazione tra misure e garantire la massima finanziabilità degli interventi ad investimento. Il tutto nel rispetto delle situazioni già contrattualizzate ma con l’attenzione di verificare intervento per intervento la capacita di raggiungimento degli obiettivi assegnati ai beneficiari e la eventuale opportunità di revoca delle risorse concesse. Questa scelta consentirà di soddisfare un numero importante di aziende e andrà di pari passo con il controllo analitico delle pratiche cha dovranno resistere alla prova delle istruttorie soprattutto in merito alle dichiarazioni rese. Emiliano ha, infine, ribadito che: “La Regione Puglia non farà un passo indietro sul glisofato. Alla stessa maniera sta contestando l’accordo Ceta con atti formali, facendo questa battaglia al fianco della Coldiretti senza se e senza ma. Noi abbiamo un interesse economico, oltre che di salute, a vietare l’utilizzo di questa sostanza, perché in questo modo possiamo meglio fare la concorrenza a chi produce con un trucco e aumenta il contenuto proteico del grano grazie a un meccanismo chimico. Noi abbiamo il sole, che consente alla pasta di esibire il tricolore in maniera non posticcia ma reale”.
“Abbiamo varato un programma – ha aggiunto – Apulia Life Style, per collegare ai fattori di salute quelli dell’alimentazione e le modalità di produzione. Stiamo costruendo un’idea, e la stiamo diffondendo a partire dalle scuole, che mangiare bene significa ammalarsi meno. Per questo intendiamo collegare il sistema sanitario a quello produttivo. Insomma, noi ci siamo, io ci sono. Siamo una regione che non manca mai agli appuntamenti, che quando si tratta di combattere, combatte al vostro fianco”.