“La situazione dei rifiuti, in gran parte della Capitanata è al limite del collasso!” L’ADICUNSUM di Foggia lancia il grido d’allarme analizzando lo stato dei fatti nei principali comuni della provincia dauna. “Il mancato completamento delle infrastrutture di sostegno ai rifiuti, come biostabilizzatori od impianti di compostaggio, previsti e finanziati dal piano regionale dei rifiuti approvato dalla regione Puglia, insieme al fallito raggiungimento degli obiettivi minimi della raccolta differenziata previsti per legge, ricadono sugli intenti e sulle loro tasche.” E’ questa l’analisi critica dell’Associazione a Difesa dei Consumatori e dell’Ambiente. “La raccolta differenziata, che non supera il 20 per cento, ben al di sotto della soglia del 60 per cento prevista dai dettati normativi, si unisce all’esaurimento delle discariche creando danni e ripercussioni economiche sui cittadini. E’ necessario un veloce cambio di rotta – afferma il presidente di Adiconsum Giovanni d’Elia – si smetta di ‘fare politica con i rifiuti’ e si faccia invece una politica seria ‘pe’r i rifiuti. A Foggia l’assenza di provvedimenti opportuni, come una vera ed efficace raccolta differenziata, e la mancanza di una programmazione e a lungo termine si ripercuotono sulla quantificazione della TARI che graverà con un aumento sul bilancio degli utenti e dei consumatori di più di un centro in provincia, già costretti a pagare una delle tariffe tra le più alte in Italia. Una situazione di sofferenza si vive anche nel bacino di Cerignola, dove lo scontro tra gli interessi politici delle diverse amministrazioni sulla gestione della SIA rischia di tradursi nella paralisi dell’attività. Analoga situazione si vive nel bacino del Gargano e del Nord Tavoliere. La politica dei rifiuti passa principalmente attraverso un percorso di confronto e di partecipazione tra tutti i soggetti interessati – continua Giovanni d’Elia – E’ fondamentale coinvolgere le associazione dei consumatori, i sindacati e le imprese per definire un serio piano di azione che preveda la predisposizione dei piani di raccolta differenziata, l’individuazione dei siti per le discariche, nonché la formulazione dei processi di formazione ed informazione rivolte ai consumatori-utenti. I cittadini sono stanchi di pagare il costo di un servizio sempre più elevato – conclude il Presidente dell’ADICONSUM d’Elia – a causa di una politica incapace di governare il processo integrato dei rifiuti, e di mettere in pratica quegli interventi che, se ben attuati come avviene in altre parti del paese, possono rappresentare una opportunità di sviluppo e di crescita reale del territorio”.