Pioggia, vento e freddo non fermano il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha scelto la piazza per parlare alla gente di Manfredonia. E’ bastato togliere il nome Nord per sdoganare la Lega anche al sud? “Non mi interessano i voti, mi interessano i cuori e le teste. Battaglie concrete per la sicurezza, contro l’immigrazione clandestina, per cambiare la legge Fornero, per difendere l’agricoltura della provincia di Foggia. Al di la dei nomi penso che i manfredoniani, piuttosto che i foggiani e i pugliesi vogliono risposte concrete dalla politica. La concretezza non è dalla parte di Emiliano o di Renzi. Sono ben contento di essere in questa piazza di Manfredonia nonostante il freddo polare. Non ho pregiudizi, amo il sud e ci torno sempre volentieri”. Gli impegni concreti per il sud? “Lavoro e sicurezza. Sicurezza e lavoro. Lo sgombero di tutti gli alberghi e i centri per gli immigrati che costano troppo ai cittadini di Manfredonia e ai pugliesi: la difesa del made in Italy, dell’agricoltura, della pesca e dei posti di lavoro. Via tutte le invenzioni dei governi di sinistra”.
Il premier? “Lo decideranno gli italiani la domenica del voto. Vincerà il centrodestra, ma non mi basta vincere. Voglio governare e bene questo Paese per tanti anni. Spero che si voti presto, anche perchè di questi governi non ne posso più”. Berlusconi? “Sento dire che non andiamo d’accordo. Falso. Con Berlusconi e con Giorgia Meloni stiamo costruendo il futuro dell’Italia”. L’ultimo messaggio lanciato dal palco di Piazza del Popolo è indirizzato alla politica locale. “Mandate a casa il vostro sindaco di sinistra che prima del mio comizio ha fatto rimuovere il presepe. Uno che usa Gesù Bambino per motivi politici va curato”.