A pochi giorni di distanza dall’aggressione subita da un agente di polizia penitenziaria, avvenuta domenica scorsa nel carcere di Foggia, questa mattina a subire un violento attacco fisico è stato un assistente capo il quale a causa delle lesioni riportate ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari degli Ospedali Riuniti. L’uomo è stato aggredito da due detenuti di origine brindisina ai quali nel corso di una perquisizione disposta nelle rispettive celle di reclusione erano stati sequestrati oggetti non consentiti dal regolamento di sicurezza interna. Il Co.s.p. nel denunciare l’ennesimo episodio di violenza ai danni di agenti di polizia penitenziaria ne sottolinea la gravità in concomitanza con l’incontro in programma domani con il Prefetto del capoluogo dauno e con i rappresentanti del Provveditorato regionale penitenziario. Il sindacato autonomo ribadirà la situazione critica in cui versa l’istituto di pena foggiano causata dal sovraffollamento e dalla cronica carenza di personale. “L’argomento – spiega il segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli – è di portata nazionale ma sembra non interessare nessuno. Per queste ragioni porteremo i nostri iscritti a manifestare il prossimo 13 dicembre e Roma davanti a Palazzo Montecitorio”.