Sulla criminalità che sta attanagliando il territorio della provincia di Foggia, e il Gargano in particolar modo, l’on Piepoli nell’ultimo question time ha interrogato il ministro dell’Interno, Marco Minniti, recentemente protagonista del “Caso Capitanata”. Minniti è già stato due volte nel capoluogo dauno a presiedere il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, all’indomani del gravissimo fatto di sangue avvenuto il 9 agosto nelle campagne di San Marco in Lamis. Ho assunto l’impegno ad assicurare una risposta inflessibile all’aggressione criminale registrata in Capitanata. Abbiamo definito una strategia di intervento articolata su tre direttrici: la messa a punto di un piano straordinario di controllo del territorio; il rafforzamento delle capacità e delle strutture investigative locali; l’adozione, anche in via sperimentale, delle più moderne tecnologie di indagine.
A tal fine, ho disposto lo stesso 10 agosto l’invio immediato di più di 200 unità di personale, tra cui 75 unità dei reparti Prevenzione crimine della Polizia di Stato, 84 militari dell’Arma dei carabinieri, parte dei quali appartenenti al raggruppamento Cacciatori di Calabria, 20 unità dei Baschi Verdi della Guardia di finanza e 50 investigatori appartenenti alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri. Nel periodo 10 agosto-22 ottobre – ha aggiunto Minniti – si è registrata una netta diminuzione dei reati rispetto all’analogo periodo del 2016 (meno 20,41 per cento); sono state in particolare sequestrati più di 4.100 kg di sostanze stupefacenti, nonché diverse armi da fuoco, munizioni ed ordigni esplosivi; controllate 65.000 persone, denunciate 549 e arrestate 302, tra cui alcuni esponenti di spicco della criminalità organizza; sono stati inoltre eseguiti 327 sequestri amministrativi e 153 penali; controllati 52.769 veicoli; effettuati 12.712 controlli domiciliari e 3.067 perquisizioni.
Il dispositivo di controllo del territorio sarà ulteriormente rafforzato con l’istituzione di una sede del reparto prevenzione e crimine della Polizia di Stato nel comune di San Severo, che ha già messo a disposizione uno stabile garantendo ai reparti necessari lavori di adeguamento. La Puglia potrà, in tal modo, contare su tre reparti prevenzione crimine al pari di quanto già previsto per la Calabria. Evidenzio, infine, che, a margine del predetto incontro dello scorso 9 ottobre a Foggia, è stato sottoscritto con la regione Puglia un protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e della sicurezza e per il finanziamento di infrastrutture tecnologiche, compresi i sistemi di videosorveglianza, destinate al potenziamento del controllo delle aree della regione Puglia considerate strategiche, tra le quali rientra l’area di sviluppo industriale di Foggia”.