In Puglia è pronto il Coordinamento delle Forze di polizia per azioni di controllo e prevenzione delle aggressioni a bordo dei treni. Un risultato ottenuto grazie alle richieste delle Segreterie Regionali Puglia dei trasporti Filt – Fit – Uilt – Orsa – Ugl – Fast Confsal a seguito dei numerosi casi di violenza registrati negli ultimi tempi. “Diamo atto che in tutta la Puglia la Prefettura di Foggia è stata la prima a convocare il tavolo richiesto dedicato alla vertenza sicurezza sui treni e nelle stazioni” ha sottolineato il segretario regionale della Fast Confsal, Domenico Santodirocco. Nei prossimi mesi anche in tutta la regione, come già accade in molte città, saranno installati tornelli agli ingressi delle stazioni, dispositivi di videosorveglianza, mentre un pool si occuperà del programma anti-evasione. Le segreterie regionali si sono impegnate a segnalare sia le fasce orarie che le tratte della rete ferroviaria pugliese a rischio. “Ma il lavoro del macchinista è messo a dura prova anche dalla stessa azienda – specificano le OOSS – La vicenda è quella ormai nota della chiusura dell’impianto di distribuzione del personale mobile (macchinisti e capi treno) di Foggia. E anche in questo caso sono i sindacati a scendere in campo per frenare una riorganizzazione che danneggerà la Capitanata ed il resto del Sud”.
Le segreterie regionali FILT – FIT – UILT – Orsa – UGL – FAST Confsal hanno proclamato lo stato di agitazione. La scelta di chiudere l’impianto di Foggia comporterà enormi disagi per i turni in termini di assistenza al personale, e pesanti saranno le ripercussioni a livello occupazionale, in una Capitanata che registra la più alta percentuale di disoccupazione in Puglia. “Facciamo appello alle istituzioni e alle forze politiche – conclude Santodirocco – affinché possano intervenire per una esatta interlocuzione presso Trenitalia e il Governo, tenuto conto che il servizio Long Haul soddisfa il contratto di servizi dei collegamenti della rete ferroviaria nazionale”.