Carcere Foggia, ancora violenza. Esplode la rabbia degli agenti: “Ora basta”

Ancora una grave  aggressione ad un poliziotto penitenziario all’interno del carcere di Foggia da parte di un detenuto di origine foggiana,  che in maniera violenta si è scagliato contro l’inerme lavoratore. I fatti: circa una decina di giorni fa due detenuti tra cui l’aggressore odierno, mentre si trovavano ai passeggi iniziavano litigare tra di loro, per poi passare  alle vie di fatto picchiandosi selvaggiamente. L’agente di servizio ai passeggi alla vista di ciò oltrechè intervenire per sedare la rissa,  relazionava sull’accaduto nonostante i due detenuti  lo invitassero a far finta di nulla. A seguito di ciò  questa mattina si è riunita la commissione di disciplina interna che avrebbe inferto anche al detenuto in questione, alcuni giorni di esclusione dalle attività in comune così come prevede la legge. Purtroppo  il detenuto al ritorno  nella propria stanza, incrociava l’agente che aveva relazionato, scagliandosi contro con  pugni,  ed afferrando poi una bottiglia di acqua piena  per  colpirlo  ripetutamente, tanto da lasciarlo esanime sul pavimento. Subito dopo sono intervenuti alcuni  poliziotti che hanno portato i primi soccorsi malcapitato,   provvedendo poi  ad accompagnarlo presso il pronto soccorso dell’ospedale di Foggia,  ove risulta essere ricoverato per trauma cranico e contusioni varie.

Il SAPPE , sindacato autonomo polizia penitenziaria, da mesi sta denunciando il clima di intimidazione  e minacce a cui sono sottoposti i  poliziotti tra l’indifferenza  dell’Amministrazione penitenziaria a partire dal capo del DAP Santi Consolo a Foggia nelle scorse settimane  insieme al ministro dell’interno, dopo l’eccidio di due criminali e di due innocenti.

In quell’occasione  Minniti annunciò l’arrivo di  molti poliziotti, mentre il Capo del Dap nonostante sia  a conoscenza della grave situazione in cui versa il penitenziario del capoluogo dauno, si è completamente disinteressato della situazione.

I poliziotti penitenziari  di Foggia sono pienamente coscienti di lavorare a stretto contatto con il pericolo, ma non possono fare gli  agnelli sacrificali offerti dall’amministrazione penitenziaria, per consentire ai detenuti di spadroneggiare come e quanto vogliono.

La sicurezza all’interno del carcere è pressochè nulla con i poliziotti lasciati da soli in balia dei detenuti e degli eventi, senza alcuna possibilità di difesa.

Anche all’esterno del carcere la situazione è drammatica, poiché  l’illuminazione da mesi è inesistente ,  il muro di cinta non presidiato adeguatamente, la mancanza di un sistema efficace di videosorveglianza,  nonostante la presenza di pericolosissimi detenuti appartenenti alla criminalità organizzata.

Nelle ore serali tanti posti di servizio che dovrebbero assicurare un maggior controllo, sono sguarniti a causa della mancanza di poliziotti(almeno 70 unità),  con il carcere tra i più sovraffollati della nazione.

Ormai  siamo giunti ad un punto di esasperazione non più sopportabile per cui d’ora in poi si preannuncia una forte protesta dei poliziotti foggiani con manifestazioni  continue.

Già da subito i poliziotti di foggia inizieranno lo sciopero della fame, l’autoconsegna in caserma al termine del lavoro, eppoi proseguiranno  con sit in, senza tralasciare nemmeno la possibilità di uno sciopero bianco(la rigida applicazione delle norme)  che nei fatti bloccherebbe tutte le attività del carcere.

I poliziotti di Foggia sono stanchi e proseguiranno nella loro protesta sino a quanto i signori  del DAP  non  prenderanno in seria considerazione le richieste dei poliziotti penitenziari .