Dopo esattamente due mesi il ministro dell’Interno Marco Minniti è tornato a Foggia dove nel pomeriggio ha presieduto il Comitato nazionale dell’ordine e la sicurezza pubblica e per un focus sui risultati conseguiti nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio attivato dopo l’agosto nero sul Gargano. “Il bilancio è sotto gli occhi di tutti, ed è sicuramente positivo. Avevamo prefigurato una risposta d’urto che desse il segno della presenza molto forte delle istituzioni in Capitanata. E la risposta è arrivata”. Minniti ha detto che non ci sono novità sulle indagini relative al quadruplice omicidio di mafia avvenuto nelle campagne tra San marco in Lamis e Apricena lo scorso 9 agosto, ma ha evidenziato gli ottimi risultati messi a segno da Carabinieri e Polizia, grazie anche ai rinforzi che il ministro ha assicurato resteranno ancora a lungo. 203 arresti, oltre 40 mila persone controllate e 380 controllate, oltre 2000 perquisizioni. “Numeri importanti – ha aggiunto Minniti – destinati a migliorare nei prossimi mesi”. Poi l’annuncio: “A breve sarà operativo a San Severo il Reparto prevenzione crimine”. Il ministro aggiunge: “Abbiamo arrestato Rocco Moretti, 67 anni, massimo esponente della mafia foggiana, è stato fermato oggi dalla Dda di Bari per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore”.
Oltre al ministro, a Foggia hanno preso parte al vertice in Prefettura, il capo della Polizia, Gabrielli, il Procuratore antimafia, Volpe e il presidente della Puglia, Emiliano con il quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e della sicurezza. Minniti tornerà a Foggia prima di Natale.