Per i 38 delegati di Confindustria al Summit di Pechino, priorità al tema della “disruptive innovation” e “smartentrepreneurship”. Confermata la forte cooperazione e sintonia con il B20.
E’ un accorato appello ai Governi del G20 quellosottoscrittoa Pechino nel fine settimana nel Summit annuale del G20 Young Entrepreneurs’ Alliance, organizzazione rappresentata in Italia dai Giovani Imprenditori di Confindustria.
I Giovani Imprenditori dei paesi del G20 hanno invitato i Governi a concentrare le future politiche per lo sviluppo e la crescita valorizzando a pieno il ruolo dell’imprenditorialità, e puntando a sostenere e sviluppare l’innovazione e le competenze digitali. L’obiettivo ambizioso è quello di “stimolare crescita inclusiva e lavoro”. Le PMI dei paesi del G20 detengono il primato della creazione del maggior numero di posti di lavoro, impiegando più dei due terzi dei lavoratori del settore privato, e fornendo più dell’80% della crescita.
Nutrita la delegazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria,ben 38 su 400 in totale, che hanno avuto un ruolo di primo piano nella analisi e formulazione delle proposte da sottoporre al B20 e ai capi di Stato e di Governo del G20 riuniti ad Hangzhou.
I Giovani Imprenditori di Confindustria hanno sottoscritto le raccomandazioni formulate insieme ai colleghi nel corso del summit G20YEA e racchiuse nel FinalCommuniqué, con l’auspicio che possa rappresentare una vera chiamata all’azioneper
Dieci sono le raccomandazioni formulate dai GI:
1. Rendere obbligatorio l’inserimento di corsi di studio e avvio all’imprenditorialità nelle scuole primarie e secondarie.
2. Incoraggiare e sostenere la creazione di incubatori e acceleratori d’impresa in ambito universitario in partnership con il settore privato.
3. Guidare e favori la nascita e lo sviluppo di “angel networks” e forme alternative di finanziamento per le start-up anche attraverso forme di incentivi fiscali.
4. Implementare riforme strutturali che favoriscano l’imprenditorialità snellendo e semplificando la burocrazie e alleggerendo il carico fiscale.
5. Facilitare il percorso di crescita (scale-up) delle PMI attraverso strumenti di facilitazione e incentivi fiscali.
6. Facilitare gli scambi tra paese diversi favorendo il commercio globale.
7. Istituire una piattaforma globale per il commercio elettronico (e-WTP) per semplificare e armonizzare i regolamenti e le barriere doganali favorendo il commercio globale.
8. Istituire un programma di visti per i giovani imprenditori del G20 che ne facilitino la mobilità.
9. Garantire l’accesso a infrastrutture digitali veloci, affidabili, sicure e a basso costo.
10. Costruire un nuovo dialogo tra i paesi del G20.
“I Giovani Imprenditori sono un motore di dinamismo e crescita economica – ha dichiarato il Vice Presidente nazionale Gian Giacomo Gellini – e noi ci impegneremo a che anche il nostro governo e tutti gli stakeholder creino le condizioni per un ecosistema favorevole allo sviluppo delle PMI”.
Il summit è stato ulteriormente arricchito dal contributo di contenuti scientifici forniti dai knowledge partnerErnest&Younge Accenture, focalizzati su “disruptive innovation” e Piattaforme digitali.
“La collaborazione con i knowledge partnerè ormai una consuetudine del G20YEA, siamo infatti consapevoli che volendo interagire ai massimi livelli dellagovernance mondiale, le nostre proposte devono essere sempre supportate da dati e analisi scientifiche” -ha dichiarato lo sherpa italiano Nicola Altobelli, che ha anche sottoscritto a nome della delegazione italiana ilFinalCommuniqué,già direttamente consegnato al Sottosegretario allo Sviluppo economico on. Ivan Scalfarotto negli scorsi giorni in visita istituzionale in Cina.
Grande soddisfazione espressa anche dal Presidente della delegazione Luca Donelli, che ha anche partecipato ai lavori del B20, per il ruolo sempre più di rilievo che il G20YEA sta assumendo,
“lo scorso anno ad Istanbul – ha dischiarato – avevamo sottoscritto un FinalCommuniquéche richiedeva ai governi di impegnarsi nella sottoscrizione di un programma per la digitalizzazione. Oggi di ritorno dalla Cina apprendiamo del piano Italia 4.0 ormai prossimo alla pubblicazione! È davvero entusiasmante percepire la possibilità di incidere sulla realtà che ci circonda attraverso strumenti di business diplomacy e governance internazionale. Siamo pronti a continuare a fare la nostra parte attraverso la partecipazione attiva e preparata a forum come il B20 e la G20 YEA!”
Il viaggio dei Giovani Imprenditori di Confindustria in Cina ha visto anche una prima tappa di 3 giorni a Shanghai con il supportodi SIMESTe la partecipazione dell’amministratore delegato Andrea Novelli, oltre che la collaborazionecon ilMIP Politecnico di Milano – Graduate School of Business,partner scientifico dell’iniziativa. I Giovani Imprenditori hanno avuto la possibilità di scoprire una Cina ben diversa dagli stereotipi, che ha virato decisamente verso la modernità, lasciando ad altre economie asiatiche il ruolo di “fabbrica del mondo”, puntando invece a nuovo modello di sviluppo più sostenibile e virtuoso in cui il digitale e le nuove tecnologie sono messe in primissimo piano. Diverse le realtà imprenditoriali visitate, sia italiane ormai radicate sul territorio come Magneti-Marelli, Marchesi Group e Ferrero,sia frutto di partnershipinternazionali come Mirotek, che realtà locali come Jala Group.