La xylella fa sempre paura, e non solo nelle campagne della provincia di Lecce. Tre nuovi focolai sono stati scoperti nel Brindisino: a Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica, L’accertamento dei focolai è stato certificato dai campionamenti e dall’incrocio dei dati analizzati in più laboratori, come prevede la normativa. Procedura che consente, già a partire dai prossimi giorni, di procedere con i tagli, operazione necessaria per impedire l’eventuale espansione dell’epidemia nel Nord della Puglia e, magari, anche fuori regione. Per questo le squadre di agenti fitosanitari, in forza all’Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali), stanno monitorando quotidianamente anche i territori di altre zone, fino a Bari e a Foggia, per verificare, tramite analisi e campionamenti, l’eventuale presenza di xylella.
Nel frattempo, la Regione chiederà al ministero delle Politiche agricole di preparare gli atti nazionali necessari per rendere operativo il diritto di impianto di ulivi in zona infetta.
“Questo per far sì che l’impianto di nuove cultivar – ha ribadito l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leo Di Gioia – possa divenire realtà appena la decisione europea entrerà in vigore». «Chiederemo inoltre a Roma di far presente alla Commissione europea che qualora le divergenze di vedute tra gli stati membri sui punti contestati della decisione dovessero protrarsi, sarebbe saggio – ha aggiunto Di Gioia, ricordando quanto già detto dopo la notizia del rinvio della votazione a Bruxelles – dividere il testo in due parti, portando così al voto in ottobre gli articoli su cui vi è unanime consenso”.