È la provincia di Foggia quella con le opere più incompiute in Puglia (ben 25 sulle 87 del territorio regionale). Lo rende noto Ance Puglia. Il capoluogo dauno è seguito dalla città di Lecce (con 21), Taranto (15), Bari (14), Brindisi (9) e BAT (3). “Erano 87 – scrive l’associazione dei costruttori edili in una nota – le opere incompiute in Puglia, iniziate e non ancora terminate a fine 2016, solo quattro in meno rispetto alle incompiute del 2015, con un fabbisogno stimato di 146 milioni per il completamento dei lavori, a fronte di un investimento pubblico, al momento bloccato, di 239 milioni di euro.
“Escludendo il restauro del Palazzo degli Uffici di Taranto – commenta Gerardo Biancofiore, presidente Ance Puglia – e due interventi per scopi irrigui nell’Alta Murgia che, in totale, valgono 100 milioni di euro, per il resto si tratta di lavori non particolarmente complessi e da pochi milioni di euro. Dunque lascia interdetti il fatto che in Puglia molte delle opere incompiute a fine 2016 siano le stesse degli anni precedenti, a testimoniare che la ‘lentocrazia’ non fa sconti neppure su queste piccole opere: si tratta di scuole, reti stradali e fognarie, impianti sportivi o di trattamento rifiuti, cimiteri ed edilizia pubblica in grado di migliorare la vita a cittadini e imprese che tante comunità continuano ad attendere invano. Per analizzare le problematiche che bloccano questi 87 cantieri auspichiamo un tavolo di confronto con la nuova assessora regionale ai lavori pubblici, alla quale auguriamo buon lavoro, dando la nostra disponibilità alla creazione di task force insieme alle stazioni appaltanti, per trovare le soluzioni volte a completare più incompiute possibile”.
“Alcuni cantieri di queste incompiute – aggiunge Biancofiore – potrebbero trarre subito giovamento dalle misure previste dal Governo per il rilancio degli investimenti territoriali che, in particolare, assegnano spazi finanziari e nuove risorse per 73 milioni alla Regione Puglia e per 39 milioni ad altri 40 enti territoriali, di cui oltre un terzo da spendersi entro la fine di quest’anno. Per non perdere queste risorse, destinate in primis all’edilizia scolastica, è necessaria un’azione rapidissima delle amministrazioni locali pugliesi che potranno subito mettere a bando interventi già progettati ma in attesa di risorse economiche”.