Come rilanciare l’economia di Manfredonia. Le proposte del 5 Stelle Tommasone

Che il territorio e la città di Manfredonia abbiano, con urgenza bisogno, di trasformazioni radicali e strutturali in ogni settore socio economico è un dato di fatto: a tutti i livelli si percepisce tangibilmente che la qualità di vita è scesa a livelli minimi.

Purtroppo le scelte pianificatorie economiche in passato messe in campo dal Pubblico Pianificatore, si sono rivelate in parte fallimentari: i contratti d’area, ad esempio, che avrebbero dovuto per un lungo periodo assicurare lavoro e crescita al territorio non hanno colto gli obbiettivi che la pianificazione economica si era prefisso.

Oggi quasi tutte le attività economiche sono dimesse ed hanno lasciato un vuoto occupazionale che sta creando tensioni sociali all’interno del territorio.

Non si vuol fare dietrologia sulle scelte pianificatorie ed economiche attuate in passato, si vuol solo stigmatizzare che all’epoca il Pubblico Pianificatore ha commesso certamente un errore di valutazione nell’affidare il rilancio del proprio territorio solo ed esclusivamente a settori merceologici che hanno speranza di sopravvivere e creare ricchezza, solo se contestualizzi in un territorio con un minimo di economia di base consolidata.

Purtroppo sul territorio di Manfredonia non esisteva tale economia di base che avrebbe potuto essere costituita ad esempio dall’agricoltura, porto commerciale, pesca e turismo, cantieristica minore, settori questi che, contrariamente, non hanno mai avuto una programmazione e un governo per la loro crescita; tanto da assurgere ad un minimo di economia territoriale.

Il Pubblico Pianificatore avrebbe dovuto inglobare tali settori nel più ampio disegno pianificatorio che si stava concependo dando agli stessi, le giuste linee guida di modernizzazione e con opportune azioni amministrative governali: certamente avrebbero potuto controbilanciare altri settori economici che potevano segnare il passo.

Evidentemente non vi è stata la dovuta attenzione da parte dell’ufficio di Piano del Comune che avrebbe dovuto monitorare lo strumento attuativo predisposto per i contratti d’area: registrare che lo stesso si stava discostando dagli obbiettivi che la pianificazione generale si era prefissa e conseguentemente, tempestivamente mettere in campo quelle strategie urbanistiche di equilibrio. 

Tale fenomento prima ancora che un fatto di pianificazione urbanistica od economica è un fatto culturale: non si è riusciti a formare in tutti, coscienze legali, ambientali, critiche, altruistiche. Sia le Istituzioni, la classe politica e la società civile, su tale fronte avrebbero dovuto collaborare e contribuire con ampi e democratici dibattiti a formare in primis le coscienze e poi con azioni amministrative concrete, assicurare una giustizia sociale che certamente avrebbe contribuito a realizzare sul proprio territorio un progresso socio-economico di grande qualità.

Di fronte a tutto ciò la classe politica tutta, ed in particolare modo chi governa la città ed il territorio doverosamente ed istituzionalmente preposti a gestire tali fenomeni, devono porvi rimedio mettendo in campo tutte quelle strategie tese ad arginarli e meglio governarli.

È quindi arrivato il momento di instaurare con tutte le forze politiche e le forze intellettuali della vostra città, un confronto critico che abbia quale obbiettivo principale il rilancio socioeconomico e culturale del vostro territorio. La classe politica tutta si deve impegnare a risanare lo scollamento che esiste tra di loro ed il paese reale, istaurando con la gente un colloquio verace e non finalizzato al voto, alla propria poltrona e all’egoistico tornaconto. Tale condotta accosterebbe alla politica le nuove generazioni, che oggi rivelano una paurosa defezione alla stessa, ritenendola mal amministrata, che non affronta le tematiche legate al loro mondo.

Dare alla cittadinanza un forte segnale di cambiamento dando speranza a tutti ed in particolare modo ai giovani.

PROPOSTE OPERATIVE

Lo sviluppo socio-economico di un territorio passa attraverso regole ben precise che la strumentazione urbanistica vigente contiene e che assicura in maniera equanime una giustizia ed un’ordinata crescita economica e progresso sociale attraverso una migliore distribuzione della ricchezza ed una maggiore equità sociale. Attraverso gli strumenti di pianificazione l’Amministrazione Pubblica cerca di massimizzare i benefici sociali ed il benessere collettivo. Il Piano è bene stigmatizzarlo, dà ordine, razionalità, ed efficienza a tutti gli elementi della struttura territoriale, ed impedisce qualsiasi scelta discrezionale.

Resto del parere che su tali tematiche di interesse generale, debba esserci l’attenzione doverosa da parte della P.A. perlomeno nel prendere visione del contenuto di questa breve analisi e dei bisogni territoriali in essa elencati e delle legittime proposte di alcuni settori economici.

È forse opportuno che tale mia relazione venisse fatta propria da una classe politica, che anche se di minoranza, abbia a cuore il proprio territorio e che desidera che lo stesso venga meglio governato, dando l’opportunità di migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. Se il contenuto della presente sarà condiviso da quella forza politica di cui sopra si accennava, la stessa dovrà proporla alla P.A. quale documento di interesse generale e contributo di idee, stimolando l’Amministrazione a ben valutarla, e, se ritenuta dalla stessa utile e necessaria, far sì che i relativi atti amministrativi per un’eventuale pianificazione operativa di quanto proposto, vengano portati avanti con un breve iter amministrativo.

 

SETTORE TURISTICO E AGRICOLTURA

TURISMO

È sul nostro territorio così ricco di bellezze naturali e di cultura antica che dovete giocare le vostre carte per il rilancio di un autentico modo di far turismo.

Certamente per innescare questo processo di rivalutazione nel settore del turismo, bisogna mettere in primo piano una politica di salvaguardia rigorosa, tutela e riqualificazione dei beni ambientali e monumentali su tutto il territorio, poiché su di essa poggerà ogni cosa e sarà una leva importantissima che decreterà sicuramente un successo, senza concorrenti di sorta, del settore turistico del territorio di Manfredonia.

Bisogna avere la consapevolezza che far turismo non consiste solo creare strutture ricettive più o meno funzionali, ma essenzialmente vuol dire: controllo ambientale, tutela e potenziamento dei beni paesaggistici, culturali ed architettonici, creazioni di infrastrutture, servizi generali, città e territorio con ordine urbano, pulizia e sicurezza, professionalità nella gestione e nell’accoglienza e politiche tariffarie adeguate ai servizi offerti e loro qualità.

Potrebbe essere questo un modello giusto per il rilancio del settore turismo e che assicureràil progresso socio-economico migliorando la qualità di vita delle popolazioni residenti.

Proposte operative

Sono solo indicazioni di massima che una pianificazione attuativa e di riqualificazione approfondirà a mezzo delle proprie N:T:A, previa un’attenta analisi urbanistica del comprensorio interessato e sulle reali potenzialità di sviluppo dello stesso. Comunque la scelta della pianificazione di dettaglio sarà di esclusiva prerogativa della P.A.

La zona di SIPONTO è un area strategica, vocata al turismo, dotata peculiarità e risorse uniche, che se valorizzate, potrebbero essere “motore” di un processo di sviluppo locale che inciderà in positivo sull’economia dell’intero territorio.

Tale comparto dovrebbe essere oggetto di uno strumenti pianificatorio particolareggiato di riqualificazione, che preveda la realizzazione di contenute strutture alberghiere, dando la possibilità ad alcune realtà oggi residenziali di trasformale in Bed&Breakfast, lidi attrezzati con retrostanti aree da destinare a campeggi e villaggi, ostelli per la gioventù, parchi ed aree di socializzazione e svago, esercizi commerciali (negozi-bar-pub-circoli ricreativi ecc.) e quant’altro necessitante ad una fruibilità di tutta la zona dal punto di vista turistico ricettivo.

Fermo restando la competenza in materia di pianificazione urbanistica che rimane propria della P.A. una costituenda Associazione promotrice dello sviluppo del comprensorio di Siponto potrebbe redigere un Master Plan dell’itero comparto che prospetti soluzioni di assetto urbanistico generale che potrebbero servire da guida all’Amministrazione ove mai decidesse di intervenire con un proprio strumento attuativo nell’area in questione.

Sarebbe una corretta operazione di riqualificazione urbanistica tenendo presente che la zone in questione di SIPONTO verrebbe ad essere saldata correttamente all’asse attrezzato del lungomare e del porto esistenti, opere pubbliche ben realizzate e gestite.

Il progetto finale dovrebbe essere quello di creare un polo turistico di grande attrazione, in modo che l’utenza che arriverà per il mare e le spiagge potrà essere accompagnata da preparate guide turistiche a visitare la vostra città e i vostri beni monumentali e architettonici. Questi, costituendo una risorsa importantissima per il vostro turismo, dovrebbero essere sempre più fruibili ed oggetto di interventi di riqualificazione per presentarli nella loro bellezza e splendore.

Vi sono finanziamenti dedicati regionali ed europei per tali operazioni.

Presentare il vostro patrimonio archeologico, che poi la vostra memoria storia del passato, in ordine, tutelarlo e custodirlo come un tesoro, significa avere una risorsa importante per aumentare la competitività del territorio dal punto di vista turistico.

Itinerari dell’entroterra che prevedano soste masserie per l’assaggio ed acquisto di prodotti tipici e l’eventuale pernottamento per chi desiderasse cogliere i silenzi notturni, ammirare il cielo stellato ed ascoltare i richiami della fauna notturna: solo in quei posti tale emozioni si possono trovare e godere.

Le visite potrebbero essere predisposte da cooperative di giovani che con mezzi propri a cavallo o con fuori strada o mini bus, si propongono come guide turistiche: convenzionandosi con tutte le strutture turistiche, che potrebbero nel loro pacchetto di offerta turistica comprendere i tour guidati. Ovviamente le risorse del Gargano secondo l’ottica turistica non si esauriscono nel paesaggio. Vi si aggiungono le particolarità climatiche, collegate alla morfologia del territorio che in pochi chilometri sale dal livello del mare a 1000 metri di altitudine.

È opportuno ed utile altresì provvedere a sviluppare sul territorio il fenomeno dell’agriturismo oggi escluso dalla programmazione, ma che rimane una domanda sempre più in crescita da parte dell’utenza turistica: il vostro territorio è molto vocato a proporre un’offerta turistica stimolante in questo settore.

Che avrebbero dovuto avere quale obbiettivo quello di valorizzare e sostenere le attività già presenti sul territorio ed in esso ben radicate che rispecchiavano oltretutto la cultura e la storia  del territorio, appunto: agricoltura, turismo, cantieristica minore e sviluppo del porto commerciale.

Le loro potenzialità intersecandosi sinergicamente avrebbero potuto certamente contribuire al rilancio economico del territorio e controbilanciare quei settori colpiti da crisi.

È mancata in buona sostanza quella adeguata e giusta pianificazione che avrebbe potuto essere creatrice di uno sviluppo economico e sociale oltre che urbanistico e forza motrice per il suo conseguimento.

A tutto questo vi è da aggiungere il problema altrettanto importante dei nostri giovani che non hanno opportunità di lavoro, sono delusi, senza interessi, oltretutto sopravvivono in una realtàcon pochi spazi culturali, musei biblioteche circoli aggregativi culturali che realmente funzionano e che possano attrarre il loro interesse. Molti di loro deviano prendendo altre strade, droga, malavita organizzata bullismo ed altro.

Tali fenomeni, unitamente a quello della povertà diffusa e del disagio che vivono moltissime famiglie a causa delle crisi in atto, fanno registrare un diffuso fenomeno di degrado morale e sociale, che certamente la vostra città non merita.

Da parte di tutti è necessario una seria e responsabile presa di coscienza:certamente si sta pagando lo scotto di non aver saputo intuire che la mancanza di una corretta programmazione economica sul proprio territorio, avrebbe generato squilibri e marcati dualismi tra categorie sociali. La ricchezza ed il benessere,ancora oggi, è appannaggio di pochi e questo stato di cose crea disagi, malcontenti e tensioni sociali.

Il comparto dei contratti d’area potrebbe avere una nuova vita, si potrebbero insediare attività artigianali legate al turismo ad esempio:

fabbrica di ombrelloni, sdraio e manufatti vari per la balneazione.

È un paradosso che in un territorio caratterizzato da chilometri di spiagge con lidi attrezzati, che vanno da Rodi Garganico fino a Margherita di Savoia, che si debbano acquistare le attrezzature balneari dal centro e nord Italia!! Una cooperativa di giovani locali potrebbe essere competitiva nel prezzo e nella qualità del prodotto.   

Fabbrica di costruzioni mobili.

Il Salento si è già mosso in tal senso: sull’iniziativa del Prefetto di Lecce è in fase di approvazione il decreto di costituzione del “distretto turistico del Salento”.

Anche per tale aspetto ebbene approfondire il tema più in là quando si avrà deciso una strategia per coinvolgere più forze e soggetti interessati a varare tale iniziativa.

 

CONCLUSIONI

Naturalmente su queste tematiche bisogna confrontarsi allargare il dibattito su di esse e le problematiche connesse, andare ad un confronto non formale con le parti interessate società civile e loro rappresentanze elettive e cercare con molta umiltà di creare un rapporto costruttivo fra istituzioni e pubblici cittadini, al fine di gettare le basi per far si che concrete azioni amministrative intraprese, possano risolvere i bisogni regressi ed emergenti del vostro territorio.