“Ancora una volta, carte alla mano, devo constatare il momento di stallo in cui versa la maggioranza a Palazzo di Città, alla ricerca dei numeri per far approvare il bilancio e tentare di evitare un dissesto paventato ormai da più parti. A nulla è servito il monito della Corte dei Conti laddove con una formale Delibera la 47/PRSP/2017 del 12/04/17 evidenziava il “caos contabile” nelle scritture del Comune di Foggia, risultando fondamentale per scongiurare il rischio incombente di dissesto finanziario”. Così Giuseppe Mainiero capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale commenta la Proposta di Rendiconto 2016 licenziata dalla Giunta Landella.
“Lo stesso Collegio dei Revisori esprimendo un parere negativo non ha potuto non constatare come lo schema di Rendiconto 2016 risulti privo degli allegati indispensabili per una contabilità ispirata ai corretti principi contabili della veridicità e correttezza. Si tratta di una parere “pesante” che si aggiunge ai rilievi della Corte dei Conti, in quanto per la prima volta questo avviene in un contesto normativo nuovo, che vede l’Ente sottoposto ad una “vigilanza speciale” da parte della Corte in ragione della procedura di riequilibrio straordinario che ha concesso al Comune di Foggia di accedere al fondo di rotazione, il cosiddetto decreto Salva Enti, che Landella accolse con toni trionfalistici allorquando venne riconosciuta al Comune liquidità aggiuntiva. Evidentemente il cartellino rosso del Collegio dei revisori ricevuto pochi giorni prima (Verbale n.18 del 19/05/2017) alle pratiche di contabili dell’Ente ha lasciato il segno. Il Tentativo di evitare un dibattito sulle gravi responsabilità di una maggioranza che ormai ha smarrito ogni valenza politica è evidente, un’amministrazione incapace di affrontare uno solo dei problemi che attanaglia la nostra Comunità è il tratto ormai disarmate che caratterizza Landella e la sua maggioranza, preoccupata evidentemente solo di conservare lo “strapuntino” consiliare, attraverso l’approvazione di un Bilancio Consuntivo 2016 in “zona Cesarini”.
La convocazione della seduta Consiliare per venerdì 9 giugno in prima convocazione alle ore 9.30 ed in seconda per Sabato 10 giugno alle ore 16, ovvero nel termine ultimo della Diffida del Prefetto è la più evidente delle conferme di una maggioranza ormai allo sbando e, da oltre un mese, non riesce a trovare i numeri per approvare un accapo licenziato dalla Giunta. Questo Consiglio ha smarrito il suo ruolo istituzionale, prigioniero di una maggioranza inerme incapace di imprimere alcunché.
Questa amministrazione che in poco più di due anni si è vista impegnata esclusivamente a dilapidare la liquidità aggiuntiva del Salva Enti senza mai respingerlo e dare un segno tangibile di esistenza, una maggioranza oggi impegnata a rincorrere se stessa per approvare il Rendiconto 2016, frutto esclusivo delle sue dissennate scelte amministrative, responsabilità ascrivibili esclusivamente a se stessa che non potrà scaricare sui suoi predecessori di cui è stato il più degno degli eredi in termini di continuità e sciatteria amministrativa.
La ricostruzione della Città passa attraverso il superamento di questa esperienza amministrativa che è stata tesa esclusivamente a preservare un “sistema” che negli ultimi vent’anni l’ha condannata al degrado economico e sociale il cui conto lo pagano solo i cittadini”.