Massimo Venditti ci riprova. Vuole continuare a guidare Celenza Valfortore per completare l’azione amministrativa avviata cinque anni fa. A capo della lista civica “Insieme per crescere” si gioca il tutto per tutto per vincere le elezioni dell’11 giugno e continuare a fare il sindaco della cittadina dei Monti Dauni. In questi giorni ha inviato ai suoi concittadini una lettera attraverso la quale rimarca il suo impegno per la sua comunità. “Cinque anni fa mi impegnai a realizzare un intenso programma elettorale e, soprattutto, a mettere in pratica tutte le idee che avevano animato la mia candidatura a sindaco: lavoro per il territorio, impegno per la comunità, sana politica e senso civico. Non pecco di presunzione, non mi appartiene, per questo oggi, a distanza di cinque anni, posso affermare, senza timore di essere smentito, di aver mantenuto gli impegni. E’ stato un percorso delicato e complesso. L’attività amministrativa, al contrario di quanto si possa pensare, si rivela quotidianamente sempre più difficile, rallentata da un’assurda burocrazia e, negli ultimi anni, da pesanti tagli ai trasferimenti statali. Nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta! Determinante è stata la squadra, consiglieri ed assessori, uomini e donne che con me hanno condiviso questa straordinaria esperienza, con umiltà, spesso in silenzio, ma con grande passione, senso di appartenenza e onestà. Li ringrazio tutti! Senza il loro lavoro sarebbe stato impensabile intraprendere quell’inversione di rotta coraggiosamente, democraticamente chiesta e conquistata dalla comunità. Un cambiamento che è appena iniziato e che non bisogna fermare. Per questo, torno a chiedervi fiducia; torno a chiedervi di continuare sulla strada del cambiamento e della crescita per tutti.
Per cinque anni abbiamo lavorato per migliorare la qualità della vita di tutti i celenzani. Abbiamo creato nuovi servizi, investito in cultura; abbiamo creato opportunità di lavoro e crescita; investito in progetti di difesa del territorio, di miglioramento ambientale e di arredo urbano. Sotto gli occhi di tutti sono le decine di opere realizzate; tantissime quelle in fase di realizzazione o per le quali siamo in attesa di finanziamenti; vastissimo e poderoso il programma di servizi attivati nell’ambito delle politiche sociali. Ci siamo rimboccati le maniche per riuscire a colmare i vuoti creati da chi aveva pensato che il ruolo dell’amministratore fosse solo potere, uno status symbol. Il crollo della florida economia prodotta dalle fornaci e dall’industria molitoria, ci ha imposto di ripensare ad un nuovo modello di sviluppo moderno e sostenibile, quello turistico. Il progetto di navigabilità di Occhito con le infrastrutture programmate diventerà il cardine di una filiera ricca che potrà sfruttare anche quei settori dell’economia come l’agricoltura, l’ambiente, la silvicoltura, l’artigianato, dimenticati per anni. Abbiamo programmato e agito”.