I dirigenti delle Scuole Superiori del territorio provinciale sono stati invitati a riflettere con i Comuni dell’Associazione dei Comuni Foggiani (ACF) sull’opportunità di sottoscrivere un protocollo d’intesa per affrontare i tanti problemi inerenti l’educazione e la formazione dei giovani. L’incontro è avvenuto a Palazzo Dogana. Prossimamente saranno invitate allo stesso tavolo anche le scuole del primo ciclo per affrontare assieme i temi dell’educazione e dell’orientamento scolastico. Nella riunione si è però già potuto avviare una riflessione anche su questo piano considerata la presenza della prof.ssa Filomena Carducci in rappresentanza dell’IC Catalano Moscati. Il modello dell’Organizzazione Territoriale a cui l’ACF si ispira spinge i Comuni associati a considerare tutte le organizzazioni presenti sul territorio come “funzioni” di una macro organizzazione. Questo approccio innovativo spinge a considerare i giovani un patrimonio di cui l’intera comunità si deve occupare. Peraltro molti disagi che si avvertono dentro le Scuole dipendono da problematiche che attraversano la società e viceversa. La legge sulla Buona Scuola del Governo punta peraltro ad aprire la Scuola sempre di più al territorio modificando le stesse strutture perché siano utilizzate anche dalla comunità locale e non più solo dagli studenti. “Tre sono le direttrici specifiche che caratterizzano l’azione del Governo in questo campo” ha dichiarato il prof. Renato Di Gregorio, “ modificare l’impianto didattico, passando da un approccio di “trasferimento” ad una di “progettualità”, mutare conseguentemente la struttura fisica delle scuole, introducendo nuova tecnologia digitale, incentivare aggregazioni vaste e articolate, sia tra Scuole che tra esse e gli altri attori del territorio” “Questo rapporto tra Scuole e Territorio è sempre più sollecitato dalle strutture centrali”, ha sostenuto il prof. Michele Gramazio dell’IISS Einaudi di Foggia “ma a volte, proprio la definizione a priori degli ambiti territoriali dove stabilire relazioni, possono costituire limiti angusti e predefiniti per una cooperazione che invece dovrebbe essere larga e flessibile” “Il tentativo di burocratizzare le relazioni è un tentativo che le strutture centrali continuano a fare per un bisogno di controllo e di semplificazione organizzativa” ha sostenuto Di Gregorio “ proprio per questo le convenzioni e i protocolli di intesa tra Scuole di ambiti diversi, tra Comuni di aree diverse, addirittura di province diverse, che l’ACF propone, riesce a superare nei fatti i limiti, i confini, posti dalla burocrazia in ragione del vantaggio che gli attori valutano di volta in volta di ottenere rispetto alle opportunità che si presentano”. Il presidente di ACF, Consigliere Provinciale, Gaetano Cusenza giustifica così la nascita dell’Associazione e la sua progressiva espansione. “La flessibilità su cui si poggia la nostra proposta organizzativa, unita alla tenacia e alla qualità dei processi di progettazione partecipata che abbiamo cominciato ad avviare, sta convincendo Comuni grandi come Manfredonia, ma anche Comuni piccoli come Faeto, ad aderire allo stesso modo all’Associazione “, egli ha detto. Due sono state le proposte che il presidente Cusenza ha rivolto agli intervenuti e che si riserva di inviare per iscritto a tutti i dirigenti del territorio provinciale, insieme alla collega Bocola, Consigliere Provinciale con delega alla Pubblica Istruzione : un protocollo di sistema tra i Comuni di ACF e le Scuole del territorio provinciale e un programma di progetti strategici da attivare in comune. Il protocollo a cui pensa il Presidente e la Segreteria di ACF avrà maglie larghe per lasciare spazio ai cambiamenti a cui far fronte, ma sarà comunque il frutto di un processo di progettazione partecipata su cui si conta di impegnare i dirigenti scolastici e i dirigenti comunali che vorranno aderire all’iniziativa. Dei primi progetti su cui lavorare assieme, quello della “cultura dei cammini” (Via Francigena, Via Micaelica, ecc.), quello della cultura orientata al turismo del MiBACT e quello della mobilità ecosostenibile del Ministero dell’Ambiente possono essere considerati prioritari. Vi sono poi quelli come: l’orientamento scolastico, l’alternanza Scuola-Lavoro, la modificazione dei processi didattici, l’innovazione tecnologia, la stessa nuova strutturazione da dare agli spazi scolastici, la formazione dei NEET, la formazione degli adulti, che sono tutti temi che varrà la pena di affrontare assieme, con una larga partecipazione. Le scuole si riaprono a breve, è tempo di rivedere i Piani annuali e quelli triennali delle Scuole, per cui si è convenuto di rivedersi a breve e attivarsi per perseguire gli obiettivi posti sul tappeto e ampiamente condivisi da tutti gli intervenuti.