Parte l’ennesimo tentativo da parte dell’AMIU e dell’amministrazione comunale di Foggia per raggiungere l’obiettivo della raccolta dei rifiuti differenziati del 60%, imposto dal piano regionale, a fronte di un consuntivo 2016 che pone il Comune capoluogo ad un misero 16% e ultima posizione in Puglia. “Speriamo sia un’iniziativa che venga accolta positivamente dai cittadini-utenti di Foggia, certo – dichiara Giovanni d’Elia presidente di Adiconsum – si tratta di interventi estemporanei e privi di un minimo di piano di azione mirato al coinvolgimento dei cittadini, attraverso una comunicazione capillare d’informazione e formazione, anche con il coinvolgimento del sistema scolastico ed educativo, e delle associazioni dei consumatori, unitamente ad un’azione strutturale di posizionamento dei cassonetti nelle zone abitate rischia di trasformarsi nell’ennesimo fallimento.
Chiediamo sia alla direzione dell’AMIU Puglia che all’assessorato competente di aprire da subito un confronto al fine di predisporre un adeguato piano di sostegno alla iniziativa intrapresa. Siamo seriamente preoccupati sui rischi di un possibile ed ulteriore aumento della Tari che già oggi risulta la più gravosa in Puglia, proprio a seguito dell’aumento della cosiddetta ECOTASSA, che penalizza i comuni che non raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal piano, come dire che il loro malgoverno la pagano i cittadini e di questo la gente è stufa”.