Anche gli ultimi due giorni sono stati particolarmente impegnativi per i Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, proprio tra Cerignola e Trinitapoli, in una serie di controlli e di operazioni volte alla cattura di soggetti destinatari di ordinanze di custodia emesse dall’Autorità Giudiziaria, hanno tratto in arresto sei persone e ne hanno deferito in stato di libertà altre due.
Il primo a finire in manette è stato un incensurato trinitapolese, DI TROILA LUCE MIRKO, cl. ’74. In particolare, gli uomini della locale Stazione nella giornata di giovedì erano stati avvisati che un uomo, dinanzi ad una scuola materna, si era abbassato i pantaloni mostrando i genitali ad alcune mamme che avevano appena lasciato i figli a scuola. Fortunatamente i bimbi erano già all’interno della struttura scolastica, e quindi non si sono trovati davanti alla scena raccapricciante. I militari, prontamente intervenuti, hanno avvicinato il soggetto, che, estratto un coltello, si dimenava per evitare il controllo, ferendo lievemente il Comandante della Stazione, che comunque, unitamente a un altro militare, è riuscito a bloccarlo e ammanettarlo. Su disposizione del P.M. di turno l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Foggia e dovrà rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e porto d’arma bianca. Sono ancora in corso le indagini per verificare se il soggetto abbia posto in essere comportamenti analoghi anche davanti a bambini.
Gli uomini del Nucleo Operativo, invece, al termine di una perquisizione domiciliare hanno tratto in arresto due coniugi; si tratta di CARBONE VINCENZO, cl. ’68, e FRATEPIETRO PATRIZIA, cl. ’72, entrambi cerignolani di cui solo il primo pregiudicato. I due, infastiditi dalla visita dei militari si sono avventati con violenza contro gli stessi, minacciandoli pesantemente. Si è evitato il peggio bloccando da subito il Carbone, che ha tentato di andare nel giardino di casa per liberare due pitbull particolarmente aggressivi al fine di aizzarli contro i militari. Su disposizione del P.M. di turno, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e dovranno rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Sempre gli uomini del Nucleo Operativo, poi, dopo aver rinvenuto all’interno di un garage privato una BMW oggetto di furto, e dopo aver identificato la proprietaria dell’immobile, l’hanno denunciata in stato di libertà per il reato di ricettazione, mentre l’auto è stata restituita al legittimo proprietario.
Gli uomini della Stazione di Cerignola, invece, hanno arrestato DITACCHIO GIUSEPPE, cl. ’65, per maltrattamenti in famiglia. Le indagini degli investigatori, avviate in seguito alla denuncia della moglie, hanno permesso di provare comportamenti violenti e minatori da parte del Ditacchio, reiterati per più mesi, in danno della propria consorte. Il GIP del Tribunale di Foggia, concordando con le indagini degli uomini della Stazione, e con la successiva richiesta del P.M., Dott.ssa Guidotti, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Ditacchio, eseguita dai militari nella mattinata odierna. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato quindi condotto presso la Casa Circondariale di Foggia.
Ancora stamattina, sempre gli uomini della Stazione di Cerignola hanno eseguito due ordini di carcerazione per pene concorrenti a carico di CIFARELLI GIUSEPPE, cl. ’51, e BRUNO MASSIMO, cl. ’78, entrambi pregiudicati cerignolani. Il primo, che dovrà scontare la pena rimanente di 1 anno e 10 mesi di reclusione per una rapina perpetrata a Barletta nel 2007 e per un furto in abitazione commesso a San Giovanni Rotondo nel 2009, è stato portato presso la Casa Circondariale di Foggia, mentre il secondo, che dovrà scontare una pena di 4 mesi di reclusione per una truffa commessa ad Orta Nova nel 2012, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Ancora gli uomini della Stazione di Cerignola, durante dei controlli alla circolazione stradale, dopo aver rinvenuto addosso a due pregiudicati di Barletta della cocaina e dell’hashish, li hanno segnalato all’Autorità Prefettizia per detenzione per uso personale di stupefacente, e hanno denunciato l’autista per guida sotto l’effetto di sostanza stupefacenti. Lo stesso, infatti, si è rifiutato di sottoporsi ai relativi accertamenti, incorrendo nell’infrazione dell’art. 187 comma 8 del Codice della strada, che prevede, tra le altre cose, anche il ritiro della patente.