Per un anno 15 detenuti e degli ex detenuti ammessi all’esecuzione penale esterna saranno impegnati in lavori di pubblica utilità.
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Morese, ha recepito il progetto presentato dalla Caritas Diocesana Foggia-Bovino denominato ‘La strada giusta dopo il carcere’.
Il progetto si propone l’obiettivo di mettere in campo ogni azione utile a realizzare un reinserimento sociale dei detenuti e degli ex detenuti ammessi all’esecuzione penale esterna. “Un percorso decisivo, la cui attuazione è maturata anche in ragione delle numerose richieste avanzate al Centro d’Ascolto della Caritas da molti ex detenuti – spiega il direttore della Caritas di Foggia, Don Francesco Catalano –. Siamo grati all’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata nell’accogliere questo progetto, definendo il perimetro della sua applicazione ed aiutandoci a centrare l’obiettivo della ricostruzione di un ruolo sociale e civile per questi nostri concittadini. Un traguardo che è insieme un atto di solidarietà ed un modo per trasformare il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti in uno strumento da mettere al servizio della comunità”.
La progettualità proposta dalla Caritas e recepita dall’Amministrazione comunale non comporta oneri per il Comune di Foggia. Essa prevede per gli ex detenuti ed i detenuti ammessi all’esecuzione penale esterna lo svolgimento di attività di pubblica utilità quali il ripristino di parti di arredo urbano in stato di degrado; la cura e la pulizia di aree verdi pubbliche; l’imbiancatura di muri e di edifici e strutture pubbliche; la realizzazione di interventi di pubblica manutenzione. Il progetto avrà una durata di 12 mesi e coinvolgerà un massimo di 15 soggetti.
“Abbiamo accolto con grande favore la proposta formulata dalla Caritas Diocesana, che ringrazio per l’instancabile lavoro svolto quotidianamente accanto agli ultimi ed a chi è in difficoltà. La sua proposta, peraltro, si pone esattamente nel solco di altre iniziative attivate dal Comune di Foggia su questo delicato ed importante terreno, come quella che vede l’Amministrazione comunale collaborare con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. La riabilitazione agli occhi della comunità di coloro i quali hanno avuto problemi con la giustizia, significa un principio virtuoso e di giustizia, capace di generare effetti positivi”.
“Il ‘riscatto sociale’ è fattore fondamentale per sconfiggere i pregiudizi e sottrarre queste persone al rischio di un ritorno in quel cono d’ombra che li ha portati in carcere – aggiunge l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Morese –. È particolarmente importante, inoltre, che questo obiettivo sia raggiunto mettendo al servizio della città attività finalizzate alla tutela ed al recupero del nostro patrimonio pubblico”.