Simona Ventura è il Carnevale. Invitata a presentare la Gran Parata dei Carri Allegorici per la 64esima edizione della kermesse di Manfredonia, la regina della televisione italiana è la quinta essenza della festa più colorata e frizzante dell’anno. Gioiosa, luccicante, divertente, sprizza allegria con naturalezza e si lascia coccolare dal pubblico che ha letteralmente preso d’assalto la città sipontina. Bagno di folla per Super Simo che in piazza Marconi è stata accolta da un boato di applausi: e lei ricambia con selfie e una mini sfilata tra il corridoio di spettatori che si apre nella piazza dedicata allo show. Pelliccia arancio e un mini abito in tinta, Simona Ventura è totalmente a suo agio sul palco del Carnevale di Manfredonia. Entusiasta della folla e del mood della festa carnascialesca. È tornata con piacere sul Gargano: ai microfoni di Teleradioerre ricorda le vacanze trascorse a San Menaio (l’intervista integrale domani sul canale 88 nell’edizione delle 13.55 del Telegiornale).
La festa ora può cominciare: la sfilata dei Carri e dei Gruppi mascherati è nelle mani professionali della conduttrice di Bentivoglio, accompagnata da Matteo Perillo. I vivaci colori delle maschere fanno da cornice alla giornata che Manfredonia attendeva da molto tempo.
In fila pronti per gli applausi e accolti dallo stupore dei bambini e delle bambine ci sono loro: le straordinarie sculture dei maestri carristi sipontini.In campo quattro carri allegorici (Noi del Carnevale con “Un Grillo per la Testa”, Non solo Arte con “Io non ci credo ma…”, Progetti Futuri con “Chi vuol esser lieto, sia…” e Euphoria con “#maiunariforma”) e ben dieci gruppi mascherati (Coltiviamo l’Amicizia con “In Fondo al Mar”, Magicaboola con “Lavoriamoci su”, Euphoria con “A spasso con i Pokemon”, La Banda del Sorriso con “Il misterioso mondo delle creature leggendarie”, XY con “Mythos: la civiltà alata”, La Fenice con “Toy Story”, Utopia con “Gobbo di Notre Dame – La Festa dei Folli”, San Michele con “Le emozioni”, Giovanni Paolo II con “Sir Mangiafuoco e le sue marionette” e l’IISS G. Galilei con “Siderum Pantheon”).