“Gli obiettivi contenuti nel piano Tari approvato dal Consiglio comunale nell’aprile del 2016, con particolare riferimento alle percentuali di raccolta differenziata, sono stati ampiamente raggiunti. A certificarlo è l’Osservatorio rifiuti del portale ambientale della Regione Puglia. Non si tratta dunque di un’affermazione campata per aria o di un auspicio, ma di un dato che chiunque può verificare collegandosi all’indirizzo web www.sitpuglia.it.
L’obiettivo di raccolta differenziata per giugno 2016 indicato nel piano Tari era pari al 13%, come ricorda il consigliere Alfonso De Pellegrino. Ebbene, basta consultare il portale della Regione Puglia per rendersi conto che a giugno 2016 la raccolta differenziata nella città di Foggia è stata del 18,48%. A fine 2016, invece, l’obiettivo fissato nel piano Tari era del 14%. A novembre 2016 sempre l’Osservatorio rifiuti del portale ambientale della Regione Puglia certifica la raccolta differenziata a Foggia al 19,41%, con una media annuale – nell’attesa dei dati ufficiali del mese di dicembre – del 17,51% ed un andamento complessivo nel corso dell’anno stabile e costante.
Le percentuali contenute nel rapporto di Legambiente, da cui il consigliere De Pellegrino prende spunto per le sue infondate accuse, sono infatti riferite all’anno 2015. Da questo punto di vista, è opportuno ricordare che al momento dell’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale la raccolta differenziata a Foggia era di media intorno al 5,5% e che il progetto presentato da Comune di Foggia ed Amiu SpA, in larghissima parte ereditato da chi ci ha preceduto alla guida di Palazzo di Città, è partito operativamente solo nel novembre del 2015. Circostanza, questa, che spiega in modo abbastanza evidente i motivi e le ragioni del dato dell’anno 2015 diffuso da Legambiente.
Ce n’è abbastanza per poter dire che il consigliere De Pellegrino ha preso una notevole cantonata. Perché i numeri certificati dalla Regione Puglia per il 2016 sono un fatto, non un’opinione. È ovvio che c’è ancora molto da fare. È chiaro che bisogna migliorare performance che restano ancora basse e che occorre migliorare significativamente, invertendo in modo ancor più radicale un trend che viene purtroppo da lontano. Non può sfuggire, però, che al momento del nostro insediamento ci è stata consegnata una raccolta differenziata pari ad una media di circa il 5,5% e che a fine 2016 siamo riusciti a portarla al 17,51%. Questa è la realtà, documentata ed ufficiale. Il resto è solo polemica politica”.