“La scomparsa di Salvatore Tatarella è un lutto doloroso per la politica e per la Destra italiana. Una notizia che mi addolora profondamente, perché con Salvatore ho condiviso le battaglie di una storia nobile e difficile, in cui la nostra militanza politica coincideva con l’emarginazione, con l’esclusione, con la ghettizzazione.
Salvatore Tatarella è stato una persona perbene, un amministratore capace ed onesto, un punto di riferimento per il Movimento Sociale Italiano prima e per Alleanza Nazionale poi. È il stato il primo sindaco missino d’Italia, eletto nella sua Cerignola che tanto ancora lo ama e che tanto è ancora legata alla sua opera amministrativa. Una dimostrazione inequivocabile del valore di una classe dirigente che Salvatore ha saputo rappresentare con autorevolezza, accompagnando all’attività politica una costante attenzione per la cultura, per l’organizzazione di eventi, incontri e dibattiti, da ultimo come instancabile animatore della ‘Fondazione Tatarella’, e per l’attività giornalistica, sua grande passione. Perché la politica a Destra non è mai stata sterile esercizio del potere, ma sempre visione del mondo, declinazione concreta di quelle idee che diventano azioni.
Abbiamo vissuto momenti di confronto aspro e di contrapposizione di idee. Lo abbiamo fatto però sempre nel solco di quella profonda comune appartenenza che non ha mai cessato di esistere, neppure quando le nostre strade si sono divise politicamente. A Salvatore mi lega il ricordo di un periodo straordinario per la Destra, il ricordo della stagione della sua sindacatura e di quelle di Giuliani Giuliani a San Severo e di Giuseppe Moscarella ad Ortanova. Una stagione in cui la Destra dimostrava la sua qualità nell’azione di governo, in cui in Capitanata sapeva essere baricentro del centrodestra, guida vincente per l’intera coalizione. Fu proprio Salvatore, assieme a suo fratello Pinuccio, a chiedermi di affrontare la battaglia elettorale che mi vide diventare sindaco, con il trionfo della Destra anche nella città di Foggia.
Oggi la Destra della provincia di Foggia e quella pugliese sono più povere. L’impegno e la passione del sindaco, del parlamentare, dell’europarlamentare, del segretario regionale di partito, del militante, dell’uomo di cultura sono un patrimonio prezioso ed ancora vivo, che è nostro compito non disperdere.
Alla sua famiglia, alla moglie Paola, ai figli Fabrizio, Giuseppe ed Annalisa giungano il mio abbraccio fraterno e le mie condoglianze”.