“Il nodo intermodale di piazzale Vittorio Veneto è una struttura strategica per la mobilità urbana e non un banale capolinea di autobus, come pensa il sindaco Landella e come traspare dai suoi atti”. Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Foggia Alfonso De Pellegrino che invita l’Amministrazione comunale a “compiere ogni atto necessario a garantirne la piena funzionalità” e ad “individuare una soluzione di medio lungo periodo per la sua gestione, a differenza di quanto fatto affidandola all’Ataf SpA”.
Il 27 dicembre 2016 è stato ordinato alle società di trasporto pubblico di spostare il capolinea nell’area della struttura di piazzale Vittorio Veneto/via Manfredi. Ciò a seguito della delibera con cui il Consiglio comunale ha assecondato le indicazioni dell’Amministrazione Landella e autorizzato l’affidamento ad Ataf SpA della gestione dell’impianto, scaricando su di essa gli oneri di pulizia interna dei locali e dei servizi igienici, il costo delle utenze (ad eccezione dell’illuminazione pubblica) e la manutenzione ordinaria dell’ufficio di biglietteria.
“Un’opera pensata e costruita anche per rilanciare lo scalo ferroviario e riqualificare il quartiere Ferrovia rischia di essere trasfromata in un banale piazzale con annesso capolinea.
Invece di urlare contro fantasmi immaginari e falsi scippi alla comunità locale, il Sindaco dovrebbe promuovere un confronto con RFI per la realizzazione di un’opera di collegamento pedonale che agevoli lo scambio ferro-gomma, evitando perdite di tempo e disagi ai viaggiatori.
Più ampiamente, il nodo intermodale dovrebbe diventare il fulcro di un piano per la mobilità integrata, che favorisca l’utilizzo dei mezzi pubblici e migliori la qualità della vita soprattutto ai cittadini di viale della Repubblica e via Conte Appiano, ormai barricati in casa per evitare lo smog da traffico.
Una strategia in cui ricomprendere la diffusione della tariffa integrata treno-bus accessibile a tutti i viaggiatori.
Evidentemente, al Sindaco sfugge che il suo compito non è semplicemente di tagliare i nastri; è, soprattutto, rendere Foggia una città più vivibile utilizzando al meglio tutte le risorse a disposizione. Decoro urbano, servizi pubblici, sicurezza sono parole prive di significato concreto e che ancora non trovano collocazione nel vocabolario di un’Amministrazione concentrata esclusivamente sulla gestione della quotidianità.
E’ del tutto evidente che per Landella il nodo intermodale è poco più di un capolinea degli autobus – conclude Alfonso De Pellegrino – e non un’infrastruttura destinata a far fare alla città il salto di qualità di cui ha bisogno”.