“Chi dobbiamo far piangere?” Cosi decidevano la vittima dei loro furti e rapine. E’ quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia che hanno sgominato una banda di foggiani accusati di furto e rapine. In carcere sono finiti Gianluca Bruno e Leonardo Ciavarella, di 31 e 32 anni, ai domiciliari Vincenzo Bruno di 33 anni e Giuseppe Longo, di 25; obbligo di firma invece per Paolina Ruotolo, 61 anni, madre dei fratelli Antonello ed Emiliano Francavilla, esponenti di primo piano della Società, la mafia foggiana. Un sesto è ancora ricercato. A cadere nelle maglie del gruppo la tabaccheria ‘Pin Bar’, i negozi di abbigliamento ‘Calliope’ e ‘Cioccia per i bimbi’ e la gioielleria ‘Diomede’. L’indagine ha avuto inizio il 9 maggio del 2015, quando nel pomeriggio si sviluppò un incendio a carico del Quuen’s Pub in viale Virgilio a Foggia. Un individuò appiccò un incendio alle suppellettili esterne del pub con l’utilizzo di liquido infiammabile. Attraverso intercettazioni, emerse un quadro relativo a numerosi reati predatori. Iniziò così l’indagine concentrata tra agosto e settembre 2015, quando ci furono una decina di furti, per un totale di diecimila euro, compiuti dalla banda che amava appellarsi, così come emerso dalle indagini, con il soprannome di “banda del furgone bianco”, poiché il gruppo agiva a bordo di un furgone bianco appunto: il mezzo è stato poi incendiato quando gli indagati di oggi hanno avvertito il fiato sul collo della polizia. All’interno del mezzo vi erano tutti gli arnesi utili per forzare le serrature e le saracinesche delle attività da depredare. La merce rubata è stata rinvenuta nell’abitazione della donna, che, stando alle ipotesi investigative, molto probabilmente la rivendeva.