Piano di riordino ospedaliero. Emiliano non ci sta a subire continui attacchi sul paventato depotenziamento dell’ospedale di Manfredonia e risponde alla protesta del sindaco e del consigliere regionale dello stesso suo partito, il PD, Paolo Campo, oltre che al consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta che sulla stessa questione aveva presentato un’interrogazione. “La protesta contro il piano di riordino da parte del Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi,ha oggi indotto il consigliere regionale Paolo Campo a votare in Commissione contro il suddetto piano. Entrambi – aggiunge Emiliano – chiedevano che le strutture complesse (in pratica l’esistenza dei primariati) fossero rese compatibili con gli ospedali di base, in modo da poter istituire in futuro nuove strutture di tal tipo. Purtroppo la legge nazionale, non il piano di riordino, non consente per il futuro agli ospedali di base di istituire nuove strutture complesse, ma al massimo di semplici o dipartimentali assegnate a primari aventi sede in diverse città. Tuttavia, è stato spiegato in commissione dal dott. Ruscitti, è possibile lasciar sopravvivere le strutture complesse esistenti (anche se l’ospedale è di base) a seguito dell’adozione dell’atto aziendale che opera una ricognizione del fabbisogno decretando la necessità del permanere delle strutture complesse. Questa disponibilità a precisare il piano di riordino anche mediante l’atto aziendale è stata verbalizzata in commissione.
È dunque incomprensibile la decisione del consigliere Campo di votare, solo per questa ragione, contro un provvedimento di ben più vasta portata e importanza. Tale voto del consigliere Campo non cambierà nulla del piano di riordino. Le esigenze localistiche, pur apprezzabili, non possono cambiare una legge nazionale che il nostro piano di riordino deve rispettare”.