Lo scorso settembre il commissariato di polizia di Manfredonia ha denunciato tre persone e recuperato oltre centomila euro di refurtiva, arginando un giro di furti e ricettazione che interessava un ampio territorio tra il centro sipontino ed il Gargano. L’intervento ha permesso di sequestrare un vero e proprio deposito di refurtiva, costituito in prevalenza da materiale edile, elettrico ed a scoppio di pregevole valore, custodito in alcuni garage, pertinenze di appartamenti periferici di Manfredonia di proprietà o in uso agli indagati. Al fine di addivenire alla proprietà della merce rinvenuta gli agenti del Commissariato di Manfredonia avevano invitato le vittime di recenti furti a contattare la polizia sipontina per visionare la merce recuperata. L’appello ha sortito l’effetto sperato, in quanto numerose sono state le vittime che hanno identificato senza ombra di dubbio i loro oggetti fra quanto in sequestro, esibendo documentazione a sostegno del riconoscimento. Nel frattempo continua l’attività investigativa, sia d’iniziativa che delegata dalla Procura della Repubblica di Foggia, volta alla identificazione di complici dei predetti reati. Nei giorni scorsi i poliziotti manfredoniani hanno effettuato ulteriori interventi su delega della Procura della Repubblica, uno presso l’abitazione di due indagati domiciliati in provincia di Roma, un altro presso alcuni parenti degli stessi abitanti in Siponto. Nel corso della perquisizione capitolina, all’interno di un box adibito ad officina abusiva, sé stata trovato e sequestrato materiale della medesima specie di quello sequestrato a settembre in Manfredonia: uno scooterone Yamaha modello T-MAX che presentava evidente anomalia al numero di telaio, limato e privo della tipica punzonatura di serie, per cui l’indagato veniva segnalato alla Procura di Tivoli anche per il reato di riciclaggio. Nel luogo sono state rinvenute numerose carcasse di pneumatici e di telai di ciclomotori, vetri, cerchi di auto e motoveicoli, pezzi riconducibili a veicoli, materiale ferroso in genere, nonché vari contenitori contenenti liquidi inquinanti, per cui si sequestrava anche il terreno adibito a discarica e l’indagato segnalato alla Procura di Tivoli per la realizzazione della discarica abusiva. In contemporanea i poliziotti presso l’abitazione del genitore di una degli indagati, anch’egli annoverante pregiudizi di polizia, rinvenendo un motozappa ed un quad di dubbia provenienza, nonché oltre trecento litri di gasolio marino, sottoposto a regime fiscale agevolato. Circa la provenienza degli oggetti rinvenuti e sequestrati, nell’immediatezza il perquisito ha ammesso di aver acquistato il motocoltivatore da un tossicodipendente locale. L’uomo veniva pertanto segnalato all’Autorità Giudiziaria per contrabbando di gasolio e ricettazione. Il dirigente del commissariato di Polizia di Manfredonia invita nuovamente tutte le persone che nell’ultimo periodo hanno subito furti a contattare il numero del commissariato per visionare l’ulteriore merce recuperata, muniti della denuncia di furto sporta all’epoca dei fatti.