Quella appena trascorsa è stata una settimana in cui i Carabinieri di Cerignola, in 4 distinte operazioni di servizio, hanno tratto in arresto 5 persone e ne hanno deferita una sesta in stato di irreperibilità.
I primi a finire nelle maglie della Giustizia sono stati GERVASIO TOMMASO, cl. ’92, LUPO MARCO, cl. ’89, e TARRICONE MASSIMILIANO, cl. ’82, i primi due cerignolani, mentre il terzo di origini romane. I tre, già segnalati in numerosissime circostanze dagli abitanti della zona di via Maria Ausiliatrice, stanchi del via vai di tossicodipendenti che si rifornivano proprio in quella zona, venivano tratti in arresto dagli uomini della Stazione di Cerignola. I tre, già esperti spacciatori nonostante la giovane età, avevano elaborato una metodologia di vendita dello stupefacente per cui, sfruttando il traffico della zona, e la possibilità di ripararsi nei vicoletti, a loro parere, potevano operare con la massima tranquillità. I militari operanti, però, dopo essersi appostati in un punto da cui potevano godere di un’ottima visuale, non solo assistevano e documentavano vari episodi di spaccio, ma riuscivano ad individuare l’autovettura sotto la quale i tre conservavano lo stupefacente, risultato poi essere un quantitativo di circa 30 grammi di marijuana. Subito dopo, quindi, il terzetto veniva bloccato e sottoposto agli arresti domiciliari. A seguito del giudizio di convalida, Gervasio veniva sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari, mentre Lupo e Tarricone all’obbligo di presentazione alla P.G..
Nei giorni successivi, invece, sempre i militari della Stazione di Cerignola, arrestavano FRATEPIETRO PIO FABIO, cl. ’97. Indosso al giovane, subito dopo che aveva ceduto una dose di stupefacente ad un assuntore, venivano rinvenuti circa 5 grammi di marijuana.
I medesimi militari, poi, durante una pattuglia, sottoponevano a controllo SECCIA GIUSEPPE, cl. ’89, pregiudicato cerignolano. In particolare, a seguito di perquisizione veicolare, i militari rivenivano 40 grammi di cocaina abilmente occultati all’interno del vano stereo. Lo stupefacente, che sul mercato, secondo le tabelle ministeriali avrebbe fruttato circa 3500 euro, veniva sottoposto a sequestro, insieme alla somma contante di euro 180, ritenuto provento dei traffici illeciti e dei quali lo stesso non sapeva fornire una spiegazione. Sottoposto al processo per direttissima, veniva condannato alla pena di 9 mesi di reclusione.
I militari, poi, deferivano in stato di irreperibilità R.A. cl. 94, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. In particolare i militari, durante un normale servizio di pattuglia, incrociavano il soggetto alla guida della propria autovettura. Lo stesso, alla vista dei militari, senza che sul momento gli operanti ne capissero la ragione, usciva dall’autovettura e si dava a precipitosa fuga a piedi. I militari, quindi, procedevano al controllo dell’autovettura, rinvenendo all’interno della stessa circa 5,5 grammi di cocaina.
Continuano quindi gli incessanti controlli da parte delle Forze dell’Ordine, soprattutto in seguito agli ultimi atti criminali commessi a Cerignola, e che hanno portato, solo nell’ultimo mese, al sequestro di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti, creando un grave danno alla criminalità locale.