Il 18.10.2016, alle ore 12:30 circa, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, mentre percorreva via Ammiraglio da Zara, notava una signora anziana che correva in direzione di piazza Italia, invocando aiuto per essere stata derubata da un individuo che correva dinnanzi a lei. La signora veniva successivamente identificata per: L.G.A. classe 1951. L’equipaggio si poneva immediatamente all’inseguimento del soggetto il quale svoltava per via Solazzo cercando di dileguarsi per via Lo Re. Nel contempo sopraggiungeva dalla via Gagliano personale di una volante in servizio di controllo del territorio i cui operatori, notando l’uomo in fuga con in mano una vistosa busta di colore giallo, si univano all’inseguimento. L’individuo, giunto all’intersezione di via Solazzo con via Lo Re veniva intercettato da un operatore delle volanti, libero dal servizio, il quale notava anch’egli la dinamica degli eventi e osservava in particolare che l’uomo giunto al predetto angolo si disfaceva della busta gialla che custodiva fra le mani, gettandola sotto una delle auto parcheggiate.
L’uomo veniva quindi bloccato dagli agenti intervenuti i quali provvedevano anche al recupero della busta la quale conteneva banconote per la somma di euro 610 (seicentodieci) oltre a documentazione fiscale chiaramente riconducibile alla vittima.
Nell’immediatezza dei fatti si appurava, come dichiarato dalla parte offesa, che il soggetto, poco prima di essere fermato, si era presentato a casa della sig.ra L.G.A. qualificandosi come impiegato del comune di Foggia con il compito di rendere edotta la signora del suo diritto di esenzione dalle tasse sull’immondizia data l’invalidità civile del marito e sulla possibilità di chiedere un rimborso di quanto già pagato atteso che la nuova legge era entrata in vigore a gennaio dell’anno in corso.
Il malfattore, ben vestito e con modi gentili, con tale pretesto si introduceva in casa e chiedeva alla signora se avesse un conto corrente aperto presso una banca ove far confluire le somme corrisposte a titolo di rimborso; la donna gli rispondeva di essere correntista presso una banca locale e a quel punto il malfattore, dopo aver mostrato una banconota da 100 €, chiedeva alla stessa se ne aveva una per poterne confrontare i numeri di serie. La donna gli consegnava la banconota richiesta da 100 € a cui successivamente chiedeva di aggiungerne altri 50. La signora, ritenendo in buona fede di avere a che fare effettivamente con un impiegato comunale, aderiva alle richieste di quest’ultimo recandosi nella camera da letto e prelevando da una busta di plastica di colore giallo, contenente la somma di circa 700 €, l’importo richiesto. Il malfattore, non contento, riferiva alla vittima di dover effettuare alcune misure per stabilire la grandezza dell’appartamento per poi poter calcolare quanto effettivamente dovuto in relazione all’estensione dell’immobile. La signora, in quel momento, iniziava ad insospettirsi riferendo all’individuo che avrebbe contattato il Comune di Foggia per accertare se realmente avesse inviato un proprio dipendente. Con scaltrezza ed incurante delle intenzioni manifestate, il DE ROSA chiedeva alla signora di aiutarlo comunque a prendere le misure dei muri dell’appartamento tenendo ferma una cordella metrica lunga 20 metri che il malfattore aveva portato al seguito. Mentre stavano misurando una parete dell’immobile, il DE ROSA si dirigeva in direzione del corridoio per poi entrare nella camera da letto. La signora, sempre più perplessa per l’atteggiamento assunto dall’individuo, lo seguiva udendo nel contempo il rumore provocato dall’apertura delle ante dell’armadio e il crepitio della busta che il malfattore aveva preso in mano e che tentava di occultare all’interno del giubbotto.
La vittima, resasi conto delle reali intenzioni del DE ROSA tentava di fermarlo nel tentativo di recuperare quanto sottrattole, ma veniva spintonata tanto da cadere a terra. La signora L.G. si rialzava tentando nuovamente di bloccare il malvivente che riusciva a divincolarsi spingendola a terra per una seconda volta e fuggendo fuori dallo stabile, dove veniva intercettato e successivamente bloccato e condotto in Questura per l’espletamento delle ulteriori attività di verifica ed accertamento e per l’espletamento delle attività di identificazione e di Polizia Giudiziaria.
Al soggetto, successivamente identificato per DE ROSA Vincenzo, nato a Napoli classe 1970, sottoposto a perquisizione personale, veniva rinvenuta, all’interno del portafogli, la somma di euro 300 che veniva sequestrata quale presunto provento di attività delittuosa.
Gli oggetti e le cose pertinenti al reato (cordella metrica e un’agenda), rinvenuti all’interno dell’abitazione e riconducibili al malfattore, venivano anch’essi sequestrati.
Da un controllo esperito tramite banca dati interforze del Ministero dell’Interno il DE ROSA Vincenzo risultava annoverare numerosi e specifici pregiudizi di Polizia quali truffa, furto, ricettazione, sostituzione di persona ecc. Inoltre è risultato essere già stato destinatario della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio da più comuni. Il soggetto, a seguito del rinvenimento di una chiave di autovettura FORD , riferiva di essere giunto nella località di Foggia a bordo di una Ford Focus di colore nero che aveva parcheggiato nei pressi di piazza Italia. Sul posto segnalato giungeva personale del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e delle Volanti che procedevano alla perquisizione del veicolo all’interno del quale veniva rinvenuto materiale di interesse quali dei moduli di vario tipo delle Poste Italiane, un quadro in rilievo raffigurante l’effige di Papa Francesco ed una tovaglia ricamata a mano, di lino, probabilmente utilizzati dal medesimo per compiere altre truffe o furti in danno di persone anziane con tecniche di diverso tipo, tutte finalizzate a carpire la buona fede delle vittime ed a favorire il suo ingresso nelle abitazioni dove portare a termine la propria attività delittuosa come nel caso di specie. A tal proposito verrà effettuata una attenta analisi delle denunce presentate nel recente passato finalizzata alla ricerca di comportamenti o tecniche similari, supponendo che il soggetto possa operare sul territorio cittadino già da tempo. Infatti la prenotazione di una stanza in un albergo della zona lascia facilmente intuire che il soggetto, proveniente da Napoli e senza alcun interesse lavorativo, economico o di altra natura in città, avesse tutta l’intenzione di proseguire con pervicacia e determinazione la propria attività delittuosa.
Alla luce di quanto esposto, tenuto conto della flagranza di reato, della gravità del fatto in relazione alla condizione della vittima, del tentativo di sottrarsi alla cattura conservando quanto sottratto alla vittima stessa, ai numerosi pregiudizi di Polizia, anche specifici a carico del DE ROSA, si è proceduto all’applicazione della misura pre-cautelare dell’arresto in flagranza di reato per rapina aggravata e, conseguentemente, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la conduzione presso la casa circondariale in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Si rammenta di diffidare di persone sconosciute che si presentano alla porta di casa con storielle fantasiose che possono apparire credibili e che possono riguardare gli affetti più cari come il possibile coinvolgimento di figli, coniugi, nipoti in incidenti stradali con richiesta di esborso di somme di denaro, spesso spacciandosi per sedicenti avvocati o appartenenti a forze dell’ordine. Diffidate pure di chi, come nel caso di specie, si presenta alla porta di casa con la scusa di farci conseguire un risparmio o di dover controllare contatori di utenze domestiche, libretto pensionistico, abbonamenti ecc. Diffidate sempre e comunque, evitate di farli entrare in casa,fatevi aiutare da un parente o da un vicino di casa. Se non avete questa possibilità rivolgetevi senza indugio al numero di emergenza e di soccorso pubblico 113; saremo lieti di darvi una mano.