Rete, sinergie e inclusione sociale. Fin dalla sua nascita Parcocittà ha da sempre poggiato le sue gambe su questi tre pilastri fondamentali. Chi ha varcato, anche solo una volta, i suoi verdi cancelli lo sa bene. In un territorio che soli cinque anni fa viveva in preda del degrado e della malavita, un ristrettissimo gruppo di persone visionarie fece la rivoluzione: creò partecipazione lì dove si erano perse le speranze. Al “non durerà” si è preferito rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per la città e i suoi abitanti, specialmente per quelli più svantaggiati. La sinergia messa in campo dal Centro Polivalente col sussidio del mondo dell’associazionismo ha operato anche nel campo delle disabilità. Lo sanno benissimo le tantissime realtà che in questi ultimi anni hanno trovato nel Centro un punto di riferimento. Tra queste la Comunità Nuova Dimensione del Gruppo Anteo, timonata da Marco Cocciardi, che in più di un’occasione ha visitato il Parco. Nel periodo natalizio, lo scorso 13 dicembre organizzarono una straordinaria tombolata in vernacolo foggiano dedicata alla salute mentale, alla lotta allo stigma e alla sensibilizzazione sul disturbo psichico. In quell’occasione i pazienti, le loro famiglie e gli operatori dei centri “Anteo” di Foggia, Anzano, Panni, Deliceto e Troia riempirono letteralmente le sale di Parcocittà per un pomeriggio pieno di gioia e di condivisione animato da tante attività. Tra i partecipanti anche gli ultras della Curva Nord e il Gruppo cinofilo dauno dell’Enci. “Non la solita festa ma un qualcosa di grande ed unico – commenta Cocciardi – così come grande è stata da sempre la disponibilità dei responsabili del Centro anche durante il periodo di lockdown attraverso l’organizzazione di webinar”. E ancora la Cooperativa Sociale Louis Braille che fin dalla sua nascita lavora per la progettazione e realizzazione di servizi volti all’integrazione e all’emancipazione delle persone con disabilità visiva e non solo che per due anni consecutivi ha coorganizzato con Parcocittà i giochi estivi per bambini anche con difficoltà visive e motorie allo scopo di favorire socializzazione e conoscenza delle problematiche del ragazzo disabile. “Una bella esperienza avuta col Parco sia con la cooperativa Braille che con Unione Italiana Ciechi- commenta il presidente Michele Corcio – un locale privo di qualsiasi barriera architettonica e sensoriale e facilmente raggiungibile, sito in un contesto ambientale favorevole e reso grande da una disponibilità totale dei suoi responsabili”. Quando la solidarietà chiama, Parcocittà risponde. “Già in tempi di covid il Centro ci aprì le sue porte grazie ai laboratori virtuali – esordisce Maurizio Alloggio, presidente iFun, associazione di genitori di ragazzi autistici attenti alle esigenze di tutti i bambini affetti o meno da autismo – ora in quegli spazi realizzeremo un po’ di giochi e motricità per bambini con autismo. Il Centro Polivalente è da sempre creatore di relazioni e comunità. Sono questi i suoi punti vincenti”. Non da ultima l’importantissima collaborazione con la Cooperativa Sociale Millenium 2000 impegnata nel mondo dell’handicap e dei soggetti socialmente svantaggiati, una realtà che si prefigge di accompagnare gli stessi in un percorso d’inserimento nella società attraverso percorsi formativi ludici e assistenziali. “Vogliamo creare attività inclusive aiutando i ragazzi a conoscere gli spazi esterni in città e facendo venir fuori le loro capacità – sottolinea la presidente Francesca Capacchione – non avendo una sede, senza Parcocittà non avremmo potuto portare avanti le tantissime attività previste. Le famiglie dei nostri ragazzi sono molto contente di questo”. D’altronde come ci ripete sempre la giovane Mariagrazia affetta da disabilità, “Non vedo l’ora di tornare al giardino felice”. C’è forse soddisfazione maggiore?