“Notiamo il nervosismo con cui alcuni esponenti del Pd di Capitanata hanno accolto la candidatura di Ivan Scalfarotto alla Presidenza della Regione Puglia alle prossime elezioni, sintomo di chi critica senza voler fare”. Dichiarazioni, secondo i coordinatori provinciali di Italia Viva Foggia, Rosa Cicolella e Aldo Ragni, che denotano “un partito che non lascia traccia per la Capitanata nell’azione di governo di questi cinque anni”. In particolare, Cicolella e Ragni rispondono alle dichiarazioni di Paolo Campo, che in un post su Facebook è arrivato a chiedere a Scalfarotto le dimissioni da sottosegretario. “Ci sembra un po’ canto del cigno di una postazione geografica prima roccaforte di interessi comuni e poi terra di tristi lacerazioni che hanno prodotto danni palesi – affermano i due coordinatori provinciali di Italia Viva Foggia -. Sono critiche strumentali, di chi è abituato a decidere anche per altri. Ci stupisce che veniamo accusati noi di dividere quando fin dall’atto di fondazione di Italia Viva abbiamo chiesto un confronto civile sul futuro della Puglia. Non si può parlare di ricomposizione solo ora che ci si accinge al voto, ma i programmi e le idee politiche vanno costruite e condivise nel corso del tempo. Le nostre scelte sono una conseguenza di quanto abbiamo visto in questi 5 anni di Governo Emiliano in Puglia e di quanto ha fatto il Pd regionale e locale”.
Sulla candidatura di Scalfarotto, sostenuto da Italia Viva, Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino, Cicolella e Ragni sottolineano che “abbiamo messo in campo un progetto politico all’insegna di idee chiare, persone e programmi trasparenti e liste con parità di genere. Abbiamo progetti seri per la Puglia e non ci interessano le polemiche. Visto il nervosismo di alcuni esponenti del Pd ci viene in mente quel famoso detto locale secondo cui c’è chi non sa fare, non vuole fare e non vuole far fare”.