Italia in Comune di Capitanata, apprende con grande soddisfazione che finalmente si è posto fine alla questione relativa alla realizzazione da parte dell’Energas di un deposito Gpl, un gasdotto, un raccordo ferroviario con annesso ripristino di un pontile a Manfredonia, in località Santo Spiriticchio. Questo impianto, quindi non sorgerà più in prossimità di un’importante sito naturalistico, su un’area recintata di 180.000 mq. Dove la ditta aveva previsto 12 serbatoi tumulati da 5.000 mc/cadauno.
Italia in Comune si è sempre espressa negativamente rispetto alla realizzazione di questo impianto, per molteplici motivi, sia legati alla sicurezza della popolazione, sia per temi strettamente ambientali legati alla fragilità delle aree interessate direttamente e indirettamente dalla realizzazione di questo impianto.
E’ stata una battaglia lunga e logorante a tratti dura, ma di certo non si può realizzare un simile investimento in assenza di una reale concertazione con la popolazione, specie in una città che non ha ancora scordato cosa può comportare un incidente in un impianto industriale pericoloso.
Una memoria dolorosa, scritta sulla pelle della gente del Golfo, che ha il sacrosanto diritto di voltare decisamente strada, perché di lavoro bisogna vivere e non sacrificarsi e morire.
La città di Manfredonia e con essa la Capitanata ha già immolato posti di grande bellezza per realizzare impianti industriali che hanno causato ingenti danni ambientali. La vocazione del nostro territorio è altra e deve guardare alla sostenibilità ambientale e all’innovazione.
Italia in Comune di Capitanata resterà vigile affinché non ci siano ripensamenti.
Per questa ragione è necessario rafforzare i vincoli ambientali in modo che nessun altro imprenditore possa immaginare di installare in Capitanata impianti pericolosi, ma al contempo dobbiamo trovare i giusti incentivi affinché tutti coloro che vogliono investire sull’innovazione e la sostenibilità creando una sana occupazione abbiano la giusta convenienza a investire in Capitanata.