Nel corso di un servizio coordinato a largo raggio del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto:
-i gestori di un esercizio pubblico a Zapponeta, ovvero padre, madre e figlia per furto aggravato e continuato in concorso di energia elettrica. L’intervento dei Carabinieri permetteva di rinvenire un magnete posto sul contatore elettrico, accertando che lo stesso provocava un abbattimento del 93% del consumo di fornitura elettrica per un danno economico pari a 18.500 euro. Sottoposti inizialmente agli arresti domiciliari i tre sono tornati liberi a seguito di convalida, ed in attesa di giudizio;
– un 46enne di origine magrebina a Zapponeta, anch’egli per furto di energia elettrica, poiché i Carabinieri riscontravano, nell’abitazione in uso all’uomo, un allaccio abusivo alla rete elettrica. A seguito di convalida, l’arrestato è stato rimesso in libertà in attesa di giudizio;
– il 34enne S.G. a Manfredonia, per evasione, poiché sorpreso fuori dalla sua abitazione dove sconta gli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato dai Carabinieri per furto;
– il 50enne A.D.N. a Manfredonia, per violazione delle prescrizioni imposte con la misura di prevenzione. L’uomo, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obblighi, è stato notato dai Carabinieri aggirarsi con fare sospetto tra le auto in sosta. I militari hanno così deciso di fermarlo e controllarlo, trovandolo in possesso di forbici da elettricista lunghe 15 cm. Dopo la convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà;
– il 44enne Z.A., per evasione a Manfredonia, poiché sorpreso fuori dalla sua abitazione dove sconta una detenzione domiciliare per reati contro il patrimonio;
– il 46enne S.F. ed il 52enne V.D. per furto aggravato, poiché sorpresi dai Carabinieri mentre stavano rubando condutture in ferro ed in rame dell’Acquedotto Pugliese di Manfredonia. Gli arresti sono stati convalidati e i due hanno patteggiato la pena per 1 anno e 4 mesi.