“I criminali non si fermano neppure durante un’emergenza come quella che stiamo vivendo, con fatica economica, psicologica e sociale. L’ennesimo attentato dinamitardo che ha colpito il Centro ‘Il Sorriso di Stefano’, questa volta operato in pieno giorno, è un atto vigliacco, che aggiunge preoccupazione e paura al clima che respiriamo ogni giorno. La voracità e la violenza della criminalità continuano a dimostrarsi un cancro pericoloso, che va combattuto ed estirpato con decisione ed efficacia. La minaccia mafiosa di chi crede di poter tenere sotto scacco Foggia, e che ha sfruttato il contesto determinato dal Coronavirus per tornare a colpire, si mostra in tutto il suo squallore.
Ora più che mai il senso di unità della nostra comunità va coltivato con determinazione, in tutti i luoghi ed in tutti gli ambiti. Ciascuno di noi ha il dovere di praticare, difendere ed affermare concretamente la cultura della legalità. Nessuno può e deve abbassare la testa di fronte ad una delinquenza parassitaria che parla il linguaggio della violenza. Questa nuova intimidazione merita una risposta dura ed esemplare da parte dello Stato, che ha il dovere di affermare la sua presenza e la sua autorità. Occorre rafforzare in modo speciale l’attenzione verso una mafia per la quale la drammatica emergenza economica legata alla pandemia può rappresentare terreno fertile per il proprio malaffare, a partire dal racket delle estorsioni e da quello dell’usura nei confronti di chi è stato messo in ginocchio dalla crisi.
A Luca Vigilante, alla sua famiglia e a tutti i dipendenti del Centro ‘Il Sorriso di Stefano’ vanno il mio abbraccio e la mia vicinanza, nella convinzione che le bombe non riusciranno a far venir meno l’impegno civico ed imprenditoriale. Sono certo che Forze dell’Ordine e Magistratura, cui va il mio sincero ringraziamento per lo straordinario lavoro portato avanti ogni giorno, sapranno individuare e punire gli autori ed i mandanti di questo atto vergognoso”.