In questi giorni di forzato distanziamento sociale, tutti siamo costretti a diventare dei “Leoni da tastiera”. Esiste tuttavia in natura un’altra figura etologica, la “Iena da comunicato”. Le iene, infatti, sono animali assai opportunisti con un olfatto molto sviluppato.
Lasciano perplessi le esternazioni di pubbliche istituzioni a mezzo stampa. Esternazioni infarcite di mezze verità, illazioni, ovvie rivendicazioni e superflue sollecitazioni. In alcuni casi, vere e proprie falsità.
L’evento luttuoso che ha colpito la nostra comunità ha lasciato tutti senza fiato e non merita strumentalizzazioni di bottega.
Sarà la Storia a raccontare questo periodo difficilissimo dell’umanità. Quando tutto ritornerà al suo posto, speriamo presto, allora sarà anche il tempo per individuare errori e responsabilità. Adesso è il momento della guerra, della trincea come si dice spesso. E’ il momento del senso comune, dell’impegno, della responsabilità vera.
Sono da elogiare i molti rappresentanti sindacali che in silenzio si adoperano per accelerare le pratiche all’INPS e all’INAIL, che segnalano gli operatori sanitari da sottoporre a tampone, che si preoccupano di diffondere rapidamente le istruzioni per difendersi dall’infezione. Su tutti e tutto, ovviamente, sono da encomiare i lavoratori che ogni giorno danno il loro insostituibile contributo all’intera collettività senza mai risparmiarsi.
Un esempio di collaborazione istituzionale lo ha dato l’amministrazione comunale di Foggia, L’Acquedotto pugliese e in particolare l’ATAF S.p.A., nella persona del suo Presidente Giandonato La Salandra, che senza indugio e gratuitamente hanno messo a disposizione di Sanitaservice una struttura (il parcheggio in Via Protano) perfetta per attrezzare una delle migliori sedi di sanificazione territoriale anti COVID-19 per Ambulanze e mezzi di trasporto.
Meno apprezzabili sono i qualunquisti inutili, preoccupati solo di accrescere il proprio potere e il proprio ego mediatico. E’ del tutto singolare, poi, che a discettare di guerre e trincee, continuando nell’iperbole, spesso non siano i soldati al fronte ma satolli intellettuali dietro una scrivania.
Questo è il momento del cordoglio, della preghiera per una persona buona e professionalmente impeccabile, dell’impegno incondizionato e trasversale, del rispetto istituzionale autentico, reciproco e costruttivo. E’ il momento della comunanza tra operatori sanitari, che siano dipendenti della ASL FG, di Sanitaservice o volontari delle Associazioni.
Questo è il momento della paura degli operatori sanitari, paura legittima che alberga in tutti noi e che ha una sola via d’uscita, non diventare delle Iene.