La psicologa e psicoterapeuta Giovanna Celia a disposizione
del personale particolarmente provato dalle restrizioni
della libertà imposte per evitare il contagio: attivo da oggi.
Il rettore: «Questa emergenza passerà e torneremo alla normalità
delle nostre vite, tuttavia percepisco un profondo stato di apprensione,
a tratti di ansia, in alcune richieste di aiuto che ricevo da parte
di colleghi e studenti. Un malessere a cui ritengo di dover dare una
risposta offrendo il sostegno dei nostri docenti di area psicologica».
«Le conseguenze dirette e indirette dell’emergenza Covid-19, e soprattutto le necessarie restrizioni della
libertà personale, stanno mettendo a dura prova l’equilibrio della comunità accademica dell’Università
di Foggia. In qualità di rettore – afferma Pierpaolo Limone – mi sento sollecitato a salvaguardare la
serenità di tutti».
Da oggi l’Università di Foggia ha attivato un servizio di consulenza psicologica on-line affidato
a Giovanna Celia, ricercatrice di Psicologia dinamica al dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione. Il servizio, raggiungibile su prenotazione inviando un’e-mail a c ounseling@unifg.it, evidentemente non potrà offrire soluzioni che aiutino ad
affrontare una crisi con pochi precedenti nell’età moderna, ma potrebbe aiutare il personale
(tutto) a interpretarla con maggiore lucidità, alleato che potrebbe rivelarsi determinante in un
momento come questo. «Salvaguardare la nostra serenità e il nostro migliore funzionamento psicofisico sono compiti che ciascuno di noi cerca di assolvere ogni giorno facendo del proprio meglio – argomenta la psicologa e psicoterapeuta Celia –. Ci sono momenti, però, in cui questo compito può risultare particolarmente difficile: troppe le sollecitazioni, le sfide, gli ostacoli che vanno superati per riuscirci. In questi casi, la psicologia ci viene incontro, è importante poter chiedere e ricevere aiuto dagli esperti,
coloro che per formazione e competenza sono deputati a consegnarci nuovi strumenti per trovare le nostre personali soluzioni alle complicazioni della vita. Potersi rivolgere con fiducia allo psicologo affidandogli il nostro bisogno di nuovi e più solidi equilibri è senz’altro una grande opportunità».
L’emergenza Covid-19 ha comportato uno stravolgimento delle abitudini e della quotidianità
del Paese, non di meno tra le comunità accademiche dei piccoli atenei – come il nostro – che
sul rapporto interpersonale e sulle relazioni sociali basano tutta la loro vita. Studenti, docenti,
personale sanitario e amministrativo (circa 15.000 persone) sono stati costretti a rispondere,
con grande flessibilità e come tutti senza altra scelta, a nuove necessità di adattamento del
proprio modo di partecipare alla vita accademica e ospedaliera (si pensi, solo per citare alcuni
esempi, ai progetti internazionali, le ricerche scientifiche e le attività socio-economiche che
hanno dovuto subire un rallentamento se non una sospensione).
«Questa emergenza passerà e torneremo alla normalità delle nostre vite, tuttavia percepisco un profondo stato di apprensione, a tratti di ansia, in alcune richieste di aiuto che ricevo da parte di colleghi e studenti. Un malessere a cui ritengo di dover dare una risposta offrendo il sostegno dei nostri docenti di
area psicologica. Per questo abbiamo pensato a un’esperta in grado di rispondere ad ansie e interrogativi
che, tra noi o in famiglia, non ci poniamo per non aumentare lo sgomento. A breve, inoltre, struttureremo un vero e proprio “Servizio di counseling e psicoterapia” di ateneo, con ulteriore personale specializzato, che avrà lo scopo di restituire alle normali condizioni di rendimento chi incontra le maggiori difficoltà a causa di questi eventi traumatici».