Nei giorni scorsi i militari della Compagnia di Cerignola hanno svolto un’ulteriore operazione che conferma la centralità di Cerignola nel poco glorioso settore dei furti e della ricettazione di veicoli. Alcune mattine fa i carabinieri della cittadina ofantina, nel corso di un servizio di perlustrazione delle vaste aree rurali e periferiche della città, hanno ritrovato all’interno di uno stabile in stato di abbandono in località Borgo Mezzanone, ai confini dell’agro cerignolano, due Range Rover Sport, risultate rubate pochi giorni prima a Brescia e a Desenzano del Garda.
Avendo intuito che i responsabili le avessero lasciate solo momentaneamente in attesa di poterle poi spostare altrove, i Carabinieri hanno organizzato un’attività di osservazione che alla fine ha consentito di sorprendere due individui che, ignari della trappola nella quale stavano per cadere, si sono presentati sul posto a bordo di altre due autovetture, tra cui una Jaguar F-Pace risultata rubata il giorno stesso a Campobasso. L’uomo che conduceva la Jaguar è quindi entrato nello stabile recintato per nascondere l’auto mentre il suo complice, a bordo di una Fiat Panda, è rimasto dinanzi al cancello carrabile, spostandosi avanti e dietro, con il chiaro intento di perlustrare l’area al fine di verificare l’eventuale possibile presenza delle Forze di Polizia. Trascorsi pochi istanti, il primo si è allontanato dalla struttura e, dopo aver chiuso il cancello principale, è salito a bordo della Fiat Panda, per poi allontanarsi insieme al suo complice. A quel punto i carabinieri si sono posti all’inseguimento dell’utilitaria, sbarrandogli la strada per impedire la fuga ai due occupanti. Questi, alla vista dei militari, hanno aperto gli sportelli nel tentativo di fuggire ma, dopo un breve inseguimento a piedi, sono stati bloccati ed identificati in un 38enne di Cerignola ed un 31enne di Foggia, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Gli stessi sono stati accompagnati negli uffici della locale Compagnia e sottoposti a fermo di indiziato di delitto.
Le tre auto sono quindi state recuperate per la restituzione ai legittimi proprietari, mentre i due fermati sono stati associati alla casa circondariale di Foggia, a disposizione della locale Procura della Repubblica. Il Gip del Tribunale di Foggia, dopo la convalida del fermo, ha disposto nei confronti dei due fermati l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.