Sono passati quasi tre mesi dall’ultimo successo sulla Cremonese per rivedere il Foggia vincente allo Zaccheria. I rossoneri superano il Cosenza (1-0) dopo cinque pareggi di fila e prendono fiato in classifica. Allo stesso tempo, i silani interrompono il filotto di tre vittorie consecutive che li ha traghettati in zona tranquillità. Al pratico Foggia è bastato l’autogol di Dermaku (22’) per conquistare i tre punti. Per il resto ha lasciato l’iniziativa nelle mani dell’ostico Cosenza che ha sicuramente dominato a centrocampo ma non è riuscito a tramutare in occasioni da rete la gran mole di gioco espressa. C’è anche da dire che il Foggia si è difeso abbastanza bene anche se proprio nel pacchetto arretrato ha commesso alcuni errori che potevano costar caro. Per fortuna Mungo (11’) ha “graziato” i padroni di casa riuscendo, incredibilmente, a non inquadrare la porta sguarnita, calciando la palla in curva. Il campanello d’allarme ha suggerito al Foggia di essere più guardingo e di evitare giocate pericolose. Il Foggia voleva i tre punti a tutti i costi senza badare al lato estetico. Pur esibendo una prestazione non proprio esaltante, è riuscito a centrare l’obiettivo. Protagonista nell’azione del gol il solito Kragl. Il tedesco ha battuto un calcio di punizione abbastanza insidioso e sulla traiettoria s’è trovato Dermaku che, nel tentativo di respinta, ha invece infilato la propria porta. E’ il gol che deciderà il match. Da lì in poi si è assistito ad un unico refrain. Il Foggia tutto rintanato nella propria metà campo. E il Cosenza proteso in avanti alla ricerca del gol del pari. Con il baricentro piuttosto alto, inevitabilmente il Foggia è stato costretto ad erigere una barriera a protezione della porta difesa da Leali. Che comunque, se è vero, non ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per evitare il ritorno dei calabresi, ha però fatto soffrire le pende dell’inferno ai propri tifosi, costretti a guardare la gara col fiato sospeso, in considerazione dei risultati delle ultime cinque. Così fino al 95’. Sempre con la paura di non potercela fare e di dover ancora rinviare l’appuntamento con la vittoria. Stavolta però il fortino rossonero non è stato scalfito minimamente dall’improduttivo arrembaggio dei silani. E nel finale di gara Iemmello (47’), autore di una prolungata sgroppata, non ha avuto la forza e la lucidità per siglare il 2-0 che avrebbe segnato la fine del match. Al triplice fischio del Sig. Maggioni di Lecco, l’urlo liberatorio degli oltre 13.000 che hanno riempito lo Zaccheria, ha finalmente spezzato l’incantesimo. Il Foggia c’è nella lotta per evitare la retrocessione.
FOGGIA – COSENZA 1-0
Marcatori: 22’ p.t. Dermaku (aut.)
FOGGIA (3-4-2-1): Leali 6; Martinelli 6, Billong 6, Ranieri 6; Zambelli 6.5, Agnelli 6, Greco 5 (25’ st Ngawa 6), Kragl 5.5; Galano 5 (17’ st Marcucci 5.5), Chiaretti 6 (41’ st Mazzeo sv); Iemmello 5.5. In panchina: Noppert, Loiacono, Deli, Cicerelli, Boldor, Ingrosso, Matarese. Allenatore: Padalino 6.
COSENZA (3-4-3): Perina 6; Anibal Capela 6, Dermaku 5.5, Legittimo 6; Garritano 5.5 (23’ st Sciaudone 5.5), Mungo 5.5 (27’ st Bruccini 5.5), Palmiero 6, D’Orazio 5.5; Maniero 5.5 (10’ st Litteri 5.5), Tutino 5.5, Baez 5. In panchina: Saracco, Izco, Sueva, Schetino, Misuri, Hristov, Bittante. Allenatore: Braglia 5.5.
ARBITRO: Lorenzo Maggioni di Lecco.
1° ass.: Pasquale Cangiano di Napoli;
2° ass.: Pietro Dei Giudici di Latina;
4° uomo: Valerio Marini di Roma1.
NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori 13.000 circa (duecento i tifosi ospiti). Ammoniti: Legittimo, Kragl, Agnelli, Baez. Angoli: 4-1 per il Cosenza. Recupero: 1′-5′.
Vittorio Marcovecchio