Il bullismo: il valore di una generazione che si lascia andare. Il bullismo è l’amara riflessione su un fenomeno sociale in quanto delinea il profilo caratterizzante del “modus vivendi” di una generazione. L’arroganza e la prepotenza spesso culminano in vera e propria violenza, sono le fisiologiche degradazione di una “educazione”, priva delle sue basi fondamentali che sono: il rispetto della persona, il senso civico e il senso di responsabilità. Quella stessa “non educazione” che i giovani capricciosi e viziati plasmano e che tutto possano e a cui tutto è dovuto. A cercare la strada più facile per la “difesa” a prescindere che la famiglia garantisce loro. Cosa si intende fare per questo dilagare del bullismo, delle baby-gang che si accaniscono contro i più deboli? Il bullismo è solo un problema sociale? Lo chiedo al Presidente della Commissione Politiche Sociali e Cultura, il Consigliere Comunale Raffaele Di Mauro il quale dichiara: “Il problema è sia sociale che culturale, passa sempre più spesso il messaggio della giungla, una società cioè dove vince il più forte, il più furbo, il più prepotente. Dovremmo cercare di far capire ai nostri giovani che questo non può e non deve essere il modello di società che può andare bene. Quello che possiamo fare, come Commissione, è sensibilizzare le nuove generazioni al cambio di passo e sollecitare le Istituzioni di riferimento come: Assessorato preposto, le forze dell’ordine e comitati spontanei ad una maggiore attenzione al fenomeno soprattutto nei giorni e nei luoghi in cui si verificano con più frequenza episodi pericolosi” conclude questo intervento il Consigliere Comunale Raffaele Di Mauro Presidente della Commissione Comunale di Foggia alle Politiche Sociali e Cultura.
Nicola Bruno