La ASL Foggia continua ad implementare la rete ospedaliera e territoriale di contrasto alla pandemia al fine di fronteggiare nel modo più appropriato e flessibile la seconda ondata e fornire risposte immediate alle criticità che, di volta in volta, si presentano sul territorio.
Assistenza Ospedaliera
Per quanto concerne l’assistenza ospedaliera, all’interno degli ospedali per pazienti COVID positivi di San Severo e Cerignola sono stati attivati, al momento, n. 78 posti letto così suddivisi:
- P.O. “Masselli Mascia” di San Severo: n. 53 posti letto di cui 27 in Medicina Interna, 20 in Pneumologia e 6 in Rianimazione;
- P.O. “Tatarella” di Cerignola: n. 32 posti letto di cui 14 in Medicina Interna, 10 in Cardiologia, 5 in Rianimazione, 3 in Ostetricia.
Assistenza Presidi Territoriali di Assistenza
Nel Presidio Territoriale di Assistenza (P.T.A.) di Torremaggiore l’Ospedale di Comunità è stato riconvertito in COVID Unit per assistenza a persone COVID positive paucisintomatiche e a persone in fase Post COVID (superata la fase acuta, sino alle dimissioni). Sono attivi, al momento, 8 posti letto.
COVID Hotel
È attivo, inoltre, in collaborazione con la Protezione Civile regionale, un COVID hotel per l’accoglienza dei pazienti asintomatici e dei cosiddetti “contatti stretti” che non possono, secondo la ASL, permanere presso il proprio domicilio per l’impossibilità di assicurare l’isolamento fiduciario con il rischio di esposizione dei conviventi al contagio.
Al momento sono attivi 30 posti letto che, per moduli di 30, al bisogno, possono arrivare a 90.
U.S.C.A.
Sul territorio della provincia di Foggia, a breve, saranno operative 17 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (U.S.C.A.), una rete complessa, che la Direzione sta ampliando nelle sue funzioni.
In provincia di Foggia le U.S.C.A., oltre all’attività originaria di assistenza a domicilio delle persone COVID positive, garantiscono, infatti, anche l’assistenza nelle strutture residenziali per anziani e disabili in caso di focolai di COVID 19 e supportano il Dipartimento di Prevenzione nelle attività di esecuzione dei tamponi. Un contributo virtuoso, frutto di un accordo aziendale interno.
La ASL, in considerazione di questo ampliamento delle funzioni e vista la complessità morfologica del territorio, ha chiesto e ottenuto dalla Regione l’autorizzazione ad attivare, oltre alle 12 U.S.C.A., previste, secondo standard, in rapporto alla popolazione residente e già operative, ulteriori 5 i cui medici, reclutati, stanno svolgendo in queste ore il corso di formazione.
A titolo esemplificativo e per fare una semplice comparazione con altre realtà italiane, a fine ottobre in Lombardia erano attive 46 U.S.C.A. (a fronte delle 200 attivabili), di cui 13 in tutto il territorio della città metropolitana di Milano che conta circa un milione e 400 mila abitanti.
P.O.C.T. per tamponi antigenici rapidi
È in via di definizione il protocollo operativo per l’esecuzione di test antigenici rapidi attraverso 20 Point Of Care Testing (P.O.C.T.) di cui l’Azienda sta ultimando l’installazione sul territorio.
Tale attività trova il suo impiego ideale principalmente nella diagnosi di contatti asintomatici e negli interventi di massa all’interno delle comunità a maggiore rischio quali le scuole, le Strutture residenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’individuazione precoce di soggetti contagiati.
Due macchinari sono già stati installati su altrettante postazioni mobili. Ciò consentirà di programmare interventi nei comuni più distanti dalle postazioni fisse secondo una logica, già consolidata dalla ASL di Foggia, di prossimità degli screening e degli esami diagnostici.
Drive Through
Sono in costante potenziamento, anche grazie alla collaborazione con Esercito e Marina Militare, le attività dei drive through, le postazioni di esecuzione dei tamponi a cui si accede direttamente in auto, senza scendere dalla propria vettura.
Al momento sono 9 i drive operativi sul territorio provinciale. E mentre stanno per partire le attività presso altre 5 postazioni, già allestite, sono in via di allestimento ulteriori 4 drive.
La Direzione, inoltre, sta programmando nuove attivazioni in altri comuni sempre secondo criteri precisi: la popolosità dei Comuni, la presenza di Presidi Ospedalieri o Presidi Territoriali di Assistenza, il rapporto popolazione/contagi, la posizione strategica e più possibile baricentrica rispetto ai comuni prossimi (in particolare sui Monti Dauni e sul Gargano), la distanza dal drive più vicino.
La Direzione, inoltre, sta valutando la possibilità di inserire i drive through nella rete dei servizi di vaccinazione per la somministrazione del vaccino anti-COVID, appena sarà disponibile.
Processazione tamponi
Per quanto concerne la processazione dei tamponi, la ASL ha incrementato le attività grazie ad un accordo, già operativo, con l’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata che si è impegnato a processare sino a 200 tamponi al giorno per conto della ASL.
Collaborazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta
Il 16 novembre scorso, è stato siglato da Regione Puglia e organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative della Medicina Generale e della Pediatria di Libera Scelta (FIMMG, Intesa Sindacale, FIMP, CIPE e SIMEF) un protocollo d’intesa grazie al quale si rafforza il ruolo di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta nella presa in carico globale dell’emergenza pandemica sul territorio.
I medici di famiglia ed i pediatri, oltre alla prenotazione del tampone per i pazienti sintomatici (attività che già svolgono), si occuperanno anche della presa in carico clinica del paziente sintomatico; delle attività di tracciamento dei contatti stretti (contact tracing) a supporto del Dipartimento di Prevenzione; dell’esecuzione dei tamponi rapidi per i contatti stretti asintomatici alla fine del periodo di quarantena.
Attualmente è stata risolta la criticità legata alla carenza di ossigeno gassoso autorizzando gli stessi MMG E PLS alla prescrizione dell’ossigeno liquido.
Call center per il monitoraggio dei contatti stretti
La ASL intende implementare l’attività di monitoraggio dei contatti stretti grazie all’attivazione di un call center dedicato i cui operatori, appositamente formati, avranno il compito di chiamare i contatti stretti di persone risultate positive per verificarne lo stato di salute.
Rete di supporto sociale
Continua a registrare un incremento di attività la “Rete di supporto sociale per le persone in quarantena per COVID – 19 e per le persone in stato di fragilità”, attivata durante la prima fase emergenziale in considerazione del carattere non solo sanitario, ma anche sociale dell’emergenza in atto.
La rete vede impegnato in prima linea, accanto alle equipe delle Strutture residenziali coinvolte, il “Servizio sociale professionale” della ASL che offre un supporto sociale ai familiari delle persone assistite, anche nei casi di ricovero ospedaliero.
“Alla base della implementazione della rete di contrasto al COVID – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – c’è una attenta pianificazione ed un importante lavoro di squadra. Non ci sono improvvisazioni perché una organizzazione a rete così complessa, per funzionare, necessita di una analisi di contesto e di adeguata programmazione. Maggiore è, infatti, la complessità, dettata soprattutto dai numerosi professionisti e dalle tante strutture e sevizi che devono interagire, maggiore è la necessità di coordinamento. Per questo, quando si decide di distribuire le risorse e, quindi, le attività sul territorio, lo si fa in base ad una precisa analisi dei servizi già presenti, del contesto orografico, delle necessità specifiche delle comunità locali e quanto altro utile ad ottenere il migliore risultato possibile. Certamente non lo si fa mai a caso.
Tuttavia, ciò non può prescindere, poi, dalle criticità che possono insorgere all’improvviso. È per questo che l’implementazione della rete è pensata e pianificata anche secondo il principio di flessibilità del sistema e, il più possibile, di prossimità delle cure.
È doveroso ringraziare, e non mi stancherò mai di farlo – conclude Piazzolla – tutti coloro che fanno parte della rete senza il cui contributo non sarebbe stato possibile mettere in piedi una organizzazione così complessa come quella che oggi opera in provincia di Foggia”.