“Il presidente Emiliano ha impiegato due mesi per partorire una Giunta che penalizza fortemente la provincia di Foggia. È vero abbiamo la vicepresidenza con il riconfermato assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, a cui rivolgo i miei auguri di buon lavoro, ma la Capitanata continua ad essere soffocata dai problemi di sempre, oltre che sottodimensionata rispetto alla forza della macro area del Grande Salento, che ha addirittura 6 assessori. Insieme all’esultanza per una sola nomina, il Pd di Capitanata della segretaria Lia Azzarone dovrebbe stigmatizzare lo sbilanciamento amministrativo a solo vantaggio del leccese e l’assenza della tanto sbandierata parità di genere. In provincia di Foggia assistiamo ancora ad una gestione improvvisata ed emergenziale della sanità, cittadini e operatori economici sentono incombere sulle loro vite lo spauracchio della spada di Damocle della zona rossa per l’inefficienza dei manager pubblici nominati da Emiliano”.
È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega, l’avvocato Joseph Splendido, dirigente regionale del partito e responsabile del tesseramento in Puglia.
“In due mesi l’assessore Pierluigi Lopalco ci ha abituato ai suoi siparietti verbali da talk show generalista, con dichiarazioni al limite dell’ovvio- prosegue il legale salviniano- ma nulla ha fatto per potenziare la rete anti Covid: interi territori come tutto il Gargano Nord restano sprovvisti non solo di presidi ospedalieri di prossimità (il Pronto Soccorso più vicino è a San Giovanni, a Casa Sollievo), ma anche degli standard minimi di assistenza, con un numero risibile di Usca. Le visite domiciliari sono un’utopia in quasi tutta la provincia, il sistema di tracciamento coi tamponi è andato in tilt in ogni Comune. Perché invece di attivare i Covid Hotel non sono stati implementati e riconvertiti i vecchi ospedali che sono stati chiusi in tutti questi anni? Perché non trasformare quei plessi inutilizzati e svuotati di servizi in residenze per asintomatici e paucisintomatici? Perché non rispolverare il progetto dell’Ospedale di Vico del Gargano, che tanto decongestionerebbe San Giovanni che come il Policlinico di Foggia ha dovuto subire l’onta delle file chilometriche di ambulanze con codici rossi all’interno? La provincia di Foggia seconda in Italia per estensione ha territori morfologicamente molto diversi, intere aree come i Monti Dauni restano isolate e senza assistenza, con una medicina di prossimità sempre annunciata ma mai applicata. La nostra Asl con il dg Vito Piazzolla, imperturbabile sulla sua poltrona pur di fronte all’affastellarsi di inchieste ed esposti, rimane afona, laddove invece le sperimentazioni tanto pubblicizzate dal dg del Policlinico Riuniti Vitangelo Dattoli sono rimaste per mesi lettera morta. Un esempio su tutti il plasma iperimmune: si è partiti tardi con la raccolta e le donazioni. In estate si è dissipato il patrimonio di esperienza accumulato nella prima ondata, senza aumentare i DPI né ampliare i reparti e assicurare nuovi posti letto per i contagiati. Tutto questo a danno dei degenti che passano giorni su sedie e barelle al Pronto Soccorso, in attesa di un posto letto e a danno degli operatori che da veri eroi lavorano ben oltre il loro turno. Al personale sanitario tutto dalla primaria del Pronto Soccorso Paola Caporaletti al dirigente medico Damiano Travaglia agli operatori va il mio plauso per lo sforzo enorme atto a fronteggiare l’emergenza e rispondere al bisogno di salute della provincia. Professionisti instancabili che mettono a repentaglio la loro stessa vita e quella dei loro congiunti, con una abnegazione e dedizione che non hanno pari nel mondo moderno”.
“Anche nelle altre deleghe la neo Giunta non brilla per competenze e autorevolezza. Le critiche alla neo assessora ai Trasporti arrivano finanche da sinistra. Appare infine molto dubbia la scelta di trattenere la delega al Welfare in attesa della decisione del M5S per mere questioni politicistiche- conclude il consigliere Splendido- In un momento così critico per le famiglie pugliesi, che hanno visto ridursi drasticamente redditi e consumi, con una economia allo sbando, i cittadini di Puglia si meritavano una interlocuzione diretta e un assessorato a pieno regime, attento e sollecito, senza dover ricorre populisticamente al presidente, già troppo impegnato a mettere pezze alla gestione sanitaria”.