“Alla sinistra che ha già abbondantemente umiliato la città e l’Ente Comune, mandandolo in dissesto, consiglierei di smetterla di camuffarsi dietro le spoglie del libero civismo e di venire fuori, allo scoperto, per confrontarsi politicamente ed elettoralmente con metodi democratici e trasparenti. E’ nell’urna che si giocano le battaglie politiche, non dietro pseudo manifestazioni e petizioni. E Franco Landella l’ha vinta, col contributo robusto della Lega, che non ‘nasce’ oggi in città ma rappresenta e ha avuto mandato da ben il 13% degli elettori, molti di più di quelli del PD. Soffiare sul fuoco, approfittando di un momento politico di transizione del primo cittadino, non è mai soluzione costruttiva; soprattutto tradisce l’imbarazzo di metterci la faccia”. Così il segretario della Lega di Foggia, Antonio Vigiano, in merito alle polemiche sorte all’indomani del passaggio del sindaco del capoluogo dauno, già forzista, alla Lega di Matteo Salvini.
“E’ assolutamente superfluo, ma a quanto pare necessario, precisare che Franco Landella, la cui storia politica è ben nota, non ha commesso alcun tradimento nei confronti di alcuno, men che meno della città, che per ben due elezioni consecutive ha dato mandato al centrodestra di governarla, dopo le politiche fallimentari del centrosinistra. In quel centrodestra tra gli azionisti di maggioranza c’è proprio la Lega, partito al quale i foggiani hanno tributato un consenso che sfiora le 10mila preferenze, consentendo l’elezione di ben 5 consiglieri comunali. Ed è esattamente la stessa Lega nella quale oggi fa il suo ingresso Franco Landella, che, a differenza di molti avventurieri della politica, continua a permanere stabilmente nel centrodestra. Gridare oggi allo scandalo sarebbe non solo intempestivo ma assolutamente fuori luogo e offensivo nei confronti, questo sì, della città, dal momento che parliamo del partito non solo tra i più rappresentavi dell’elettorato foggiano, peraltro – aggiungo- inserito pienamente e compiutamente nell’alveo costituzionale”.
“Piuttosto ci si dovrebbe preoccupare di coloro che hanno veramente tradito la città mandandola in dissesto o di quei trasformisti che passano disinvoltamente dal Movimento 5 Stelle al PD, senza un minimo di imbarazzo per i partiti coinvolti, né strepito alcuno. Un po’ di sana coerenza e un profondo esame di coscienza sarebbero opportuni a sinistra e tra i grillini, maestri di trasformismo quando si tratta di se stessi, fomentatori di caccia alle streghe quando si tratta della Lega. Ma gli elettori sono attenti e stanno già presentando loro il conto degli innumerevoli tradimenti perpetrati. Urla e strepiti di queste ore, è evidente, altro non sono che il timore di soccombere di fronte al vento leghista che sempre più forte soffia in Puglia, in Capitanata e a Foggia”.