Con lo stipendio di agosto la ASL Foggia sta erogando un primo, cospicuo, acconto del bonus premio previsto per il personale impegnato nell’emergenza COVID-19.
A riceverlo saranno gli operatori, sanitari e amministrativi, che erano effettivamente presenti in servizio dal 15 marzo al 15 maggio scorso.
Le quote per ogni dipendente, come da accordo sottoscritto da Regione Puglia e Sindacati, sono state calcolate in base al grado di coinvolgimento nell’attività di contrasto all’emergenza epidemiologica e ai turni di presenza effettivi.
Quattro fasce di premialità in tutto, per un minimo di 10 euro ad un massimo di 63 euro lordi per ogni turno effettuato.
Alla ASL Foggia sono stati assegnati, in totale, circa 2.500.000 euro, somma calcolata in base a un coefficiente basato su un duplice indicatore rappresentato dal numero dei ricoveri diviso per Azienda e dal numero delle prese in carico di pazienti COVID positivi per Azienda. Nel caso della ASL Foggia il maggior peso è stato dato dal secondo indicatore, che ha consentito di stimare l’impatto sui Servizi di Prevenzione e sulle strutture territoriali.
Dei 3.076 dipendenti aventi diritto, 610 sono dirigenti, gli altri 2.466 appartengono all’area del comparto.
La Direzione, prima di avviare le procedure di assegnazione del bonus, ha voluto incontrare le organizzazioni sindacali per ribadire i criteri di assegnazione dell’incentivo, all’insegna della massima condivisione e trasparenza.
“Il bonus – commenta il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – è un riconoscimento giusto e dovuto nei confronti di tutti coloro che, operando nel Sistema Sanitario, hanno permesso di contenere il dilagare della pandemia nella sua fase più acuta, con il proprio impegno e senza lesinare energie. Un piccolo riconoscimento materiale rispetto all’importante impegno profuso e alla dedizione assicurata in questo periodo particolarmente difficile.
Nonostante il numero elevato di positivi registrati in provincia di Foggia, la nostra ASL è riuscita a individuare in tempi rapidi le persone positive e ricostruire velocemente le catene di contagio; a monitorare a domicilio il 67% dei positivi e i contatti stretti, consentendo loro di mantenere una condizione clinica tale da evitare il ricorso al ricovero ospedaliero. Tutto questo è stato possibile grazie ai nostri operatori che hanno offerto un contributo indispensabile”.
La procedura resta aperta in modo da verificare la corretta applicazione dei criteri di assegnazione e ultimare l’erogazione del bonus.