Dichiarazione del dirigente regionale e responsabile organizzativo provinciale della Lega, Luigi Miranda
«Le prossime elezioni regionali decideranno il futuro della Puglia. Con il loro voto i cittadini stabiliranno la direzione dei prossimi cinque anni.
Le proposte in campo sono definite. Da un lato ci sono la Lega ed il centrodestra, con una compattezza e un’unità che sono dimostrazione di una visione chiara e garanzia di buon governo. Dall’altro c’è il bilancio della lunga stagione di amministrazione del centrosinistra, i cui risultati sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Sanità, agricoltura, sviluppo economico ed occupazionale, infrastrutture: in ogni settore la Puglia e la Capitanata hanno fatto passi indietro.
Serve una svolta radicale. In termini di cultura di governo, di programmi e progetti.
Dentro questa fondamentale partita, però, ce n’è un’altra, non meno importante. È quella che riguarda la scelta della classe dirigente cui affidare la rappresentanza delle esigenze, dei bisogni e delle potenzialità del nostro territorio. È una scelta altrettanto decisiva, perché alla qualità di chi siederà tra i banchi del Consiglio regionale è legata la capacità di incidere nei processi decisionali, di difendere gli interessi delle nostre comunità, di vigilare sul rispetto degli impegni che vengono assunti da chi avrà responsabilità gestionali e di governo.
Troppe volte in questi anni abbiamo ascoltato le giuste proteste e il legittimo disappunto per le distrazioni o l’approssimazione con cui la provincia di Foggia è stata trattata e mai difesa. Anche su questo fronte, dunque, occorre costruire un’inversione di rotta.
Alla Capitanata serve una rappresentanza consiliare che abbia esperienza politica, che conosca la macchina amministrativa, che sia libera da pressioni esterne, che abbia dimostrato competenze e che viva, personalmente e politicamente, onestà e legalità come valori non negoziabili.
Sono questi i parametri attraverso i quali valutare chi potrà essere all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte. Per rimettere in moto la locomotiva della Capitanata sarà necessario un duro lavoro. Per correggere i tantissimi errori commessi in tre legislature ci sarà bisogno di passione, conoscenze, trasparenza, spirito di sacrificio e generosità.
Siamo in campo per questo. Per offrire alla provincia di Foggia la possibilità di avere fiducia nella sua classe dirigente. Sono il passato e il presente di ciascuno di noi a fare la differenza.
Solo così la nostra Capitanata potrà diventare finalmente la terra in cui credere».